C'è il rischio della scissione nel Pd? "Io penso proprio di no, e non la capirebbe nessuno". A dirlo il segretario del Pd Matteo Renzi, intervistato dal Tg1."E' importante che comunque vadano le primarie o il congresso, chi perde, il giorno dopo rispetti chi ha vinto. Perché altrimenti è l'anarchia". "Va bene tutto per fare del Pd davvero un partito democratico", aggiunge.
Referendum - Dopo la sconfitta al referendum "la riflessione c'è stata, la botta s'è sentita e del resto mi sono dimesso". Lo ha detto il premier Matteo Renzi al Tg1. "Forse l'errore più grande -ha aggiunto- è stato quello di perdere di vista le esigenze dei cittadini normali e pensare più alle dinamiche del Palazzo. E questo è forse l'insegnamento più grande del dopo-referendum: preoccuparsi molto di più di quello che accade ai cittadini e un po' meno delle questioni interne al Palazzo".
"Ci sono milioni di italiani che hanno votato Sì, che hanno comunque voglia di dare una mano perché questo Paese sia più semplice e più bello. E non ricada nei giochi della prima Repubblica, che stiamo vedendo anche in queste ore". "Non so che giorno si voterà -ha affermato- non tocca a me deciderlo. Qualunque sia quel giorno è fondamentale che le forze politiche parlino dei problemi delle persone. Discutiamo della disoccupazione, di sicurezza, banda larga, innovazione, futuro dell'ambiente: così saremo credibili. Altrimenti, le elezioni sembreranno soltanto una caccia alle poltrone".
Governo ed Europa - C'è il rischio di un allentamento dei rapporti tra Usa e Ue, dopo le scelte di Donald Trump? "Spero proprio di no. Ed è fondamentale che tutti lavoriamo in questa direzione. Che l'Europa faccia delle proposte" ha detto Renzi, intervistato dal Tg1. "In questo senso -ha aggiunto- è fondamentale che tutti diamo una mano al governo italiano quando va a Bruxelles a rappresentarci. Il governo deve sentire l'affetto e il sostegno di tutti gli italiani perché gli italiani siano difesi e aiutati. Questo può aiutare anche l'Europa".
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