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Grillo: "Su Di Maio giornalismo killer, ecco sms con Raggi su Marra"

14 febbraio 2017 | 13.10
LETTURA: 4 minuti

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Fake news" da "giornalismo killer" sul vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. Beppe Grillo dal suo blog interviene a gamba tesa sulle cronache giudiziarie apparse oggi su tre diversi quotidiani e in cui viene mossa a Di Maio l'accusa di aver 'blindato' Raffaele Marra, il fedelissimo della sindaca di Roma Virginia Raggi finito in manette.

Sul blog vengono riportati due screenshot, uno è quello finito sui giornali e l'altro e quello che per i 5 Stelle e stato omesso e in cui Di Maio chiede alla sindaca: "Pignatone cosa ti ha detto - si legge - dopo che gli hai inoltrato il suo nominativo (di Marra, ndr)? In ogni caso nella riunione con me, Marra non mi ha mai chiesto se andare in aspettativa o meno. Semplicemente mi ha raccontato i fatti. Io l'ho ascoltato. Perché tu me lo avevi chiesto. Sono rimasto a tua disposizione non sua. E penso che nel gabinetto non possa stare, perché ci eravamo accordati così. Nessuno si scandalizzi se facciamo le pulci prima di tutto ai nostri. Siamo il movimento 5 stelle. E certe responsabilità è meglio prendersele con contezza di causa. Non devi sentirti accerchiata Virginia. Devi stabilire un contatto con la tua squadra (cioè il minidirettorio). Loro sono i tuoi alleati non i tuoi nemici".

Nel post, in cui viene annunciato che Di Maio "sta preparando richieste di risarcimento danni per centinaia di migliaia di euro", viene riportato anche il messaggio finito oggi sui quotidiani, ma smontandone pezzo per pezzo la ricostruzione.

"Quanto alle ragioni di Marra - si legge nel messaggio - Aspettiamo Pignatone (il MoVimento 5 Stelle aveva chiesto alla Raggi di far verificare il nominativo Marra a Pignatone, il procuratore di Roma, ndr). Poi insieme allo staff (quello che allora era chiamato mini direttorio, ndr) decidete/decidiamo. Lui non si senta umiliato. È un servitore dello Stato (Marra era della Guardia di Finanza, ndr). Sui miei (intendendo chiaramente i suoi collaboratori, ndr) il Movimento fa accertamenti ogni mese. L'importante è non trovare nulla".

"Quindi dal messaggio integrale si capisce che - viene spiegato sul blog - 1) Il MoVimento 5 Stelle aveva chiesto di far verificare alla procura le credenziali di Marra; 2) Aveva esplicitato il fatto che la decisione non era sua, ma del sindaco con il minidirettorio; 3) Aveva evidenziato il fatto che Marra era della Guardia di Finanza, un servitore dello Stato visto che allora nulla era uscito sul suo conto; 4) Aveva evidenziato che il MoVimento 5 Stelle fa accertamenti periodici sulle persone che lavorano per i suoi portavoce e che l'importante è non trovare nulla".

Grillo se la prende con i cronisti che oggi hanno firmato i pezzi sotto accusa, "sono stati segnalati all'Ordine dei giornalisti per le loro balle sulla questione delle polizze - scrive - Anzichè chiedere scusa, come sarebbe lecito aspettarsi, schizzano ancora più veleno".

A loro rimprovera di aver scritto qualcosa di "falso, fuorviante e non verificato: perchè le parziali informazioni in loro possesso sono state pubblicate senza compiere tutte le dovute verifiche al fine di uccidere la reputazione di Di Maio", pubblicando "un sms parziale e non verificato, accompagnato da una ricostruzione montata ad arte".

Per il leader del M5S "questa non è informazione, qui siamo davanti a un caso esemplare di informazioni sbattute in prima pagina senza aver fatto alcuna verifica e con un obbiettivo preciso: il killeraggio di Luigi Di Maio, colpevole di avere evidenziato le balle che hanno scritto e continuano a scrivere. La domanda è "Cui prodest?". Qual è l'obiettivo? Impedirci di andare al governo? Chi è che ha interesse a mantenere lo status quo a costo di infangare la nostra immagine con la pubblicazione di informazioni parziali e non verificate? Aspettiamo la risposta".

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