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Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni eletto segretario

19 febbraio 2017 | 14.01
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Nicola Fratoianni (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Nicola Fratoianni (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Il congresso fondativo di Sinistra Italiana ha eletto segretario Nicola Fratoianni con 503 voti a favore, 32 contrari e 28 astenuti. "Io ci proverò, se tutti mi darete una mano, se lo faremo insieme forse ce la faremo" ha detto il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, chiudendo il congresso fondativo di Rimini. "Non so se sarò capace a fare tutto quello che abbiamo in mente e ci siamo detti in questi giorni. Io un impegno me lo prendo. Ci riuscirò se insieme saremo capaci di realizzare le parole 'unità, umiltà, generosità' ma anche determinazione, necessaria per provarci".

"Se si produce la rottura nel Pd e se anche in Parlamento si produce una nuova articolazione dei gruppi parlamentari, io con questi nuovi gruppi parlamentari voglio interloquire: ma alla prima fiducia cosa farà questo nuovo gruppo?" chiede Fratoianni ai fuoriusciti dal partito che potrebbero confluire in un gruppo parlamentare insieme agli esponenti della minoranza Pd, nel caso anch'essi lasciassero il partito. "Quando il governo Gentiloni porterà in Parlamento la conversione in legge del decreto sicurezza del ministro Minniti, cosa faranno? Se noi non partiamo da qui la nostra impresa è già finita".

D'Attorre - "Io non ho condiviso la scelta di chi ha deciso di non partecipare e non condivido la scelta di andare avanti come se nulla fosse accaduto. Penso sia stato una grave errore, oggi noi siamo di meno di quelli che avevano cominciato questo processo". Alfredo D'Attorre solleva dubbi sulle conclusioni del congresso di Sinistra italiana. D'Attorre, ex deputato del Pd entrato in Si con la prospettiva di costruire una sinistra di alternativa, ieri sera aveva infatti depositato un ordine del giorno per cercare di ricucire in extremis lo strappo, odg bocciato dal voto del congresso.  

Vendola - "Non fare la scissione sarebbe una tragedia" dice Nichi Vendola. "Non scindere la sinistra dalle sue complicità con il liberismo è una tragedia, non scindere l'ansia di eguaglianza dalle politiche che hanno generato ineguaglianza, rimanere nella palude del politicismo è una tragedia".

Fassina - "Noi abbiamo un profilo, non vogliamo fare il movimento giovanile di D'Alema e Bersani" dice Stefano Fassina, intervenendo al congresso di Si a Rimini. "Non era scontato arrivassimo qui, anzi. Secondo i fautori della teoria del dopo 4 dicembre, che ci consigliavano di aspettare, Sinistra italiana non sarebbe mai nata. Ringrazio Vendola che generosamente ha proposto la nascita di Si partendo da Sel e Fratoianni, che si è guadagnato strada facendo l'autorevolezza per guidare il partito".

Civati - "Dobbiamo avere più orgoglio di avere avuto ragione, ognuno con le nostre storie politiche. A chi ci dice che siamo al 3%, vorrei ricordare che al voto si parte tutti da zero e dipende da noi smentire chi ci vede minoritari". E' un passaggio dell'intervento di Pippo Civati, leader di Possibile, al congresso di Sinistra Italiana fortemente critico con il travaglio interno al Pd. "Io non mi fido di chi punta a ricostruire il centrosinistra dopo averlo distrutto. Litigano su chi vuole fare il Congresso a giugno o aprile. Vedo tanto politicismo e pochi contenuti". 

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