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Gentiloni: "Avanti fino a fine legislatura"

05 marzo 2017 | 18.11
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(Da Twitter /'Domenica in')
(Da Twitter /'Domenica in')

"Mi auguro che la magistratura chiarisca nel modo migliore e più rapido" le responsabilità del caso Consip. Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni, ospite di Domenica In, che sul ministro dello Sport Luca Lotti ha scandito: "La mia fiducia in lui resta immutata, non arrendiamoci all'idea che un avviso di garanzia rompa la presunzione di non colpevolezza" . "Mi sta a cuore - continua - che si faccia chiarezza da parte della magistratura. Il meccanismo Consip è servito al Paese in termini di riduzione di spese, serve a concentrare gli appalti per evitare che ogni singola amministrazione si faccia i suoi. Se in questa roba si inserisce la corruzione, come sembra dall'inchiesta, è molto grave e mi auguro che la magistratura lo chiarisca nel modo migliore possibile e più rapido possibile".

Il presidente del Consiglio, poi, parlando della durata del suo governo, ha ribadito: "La scadenza è la fine della legislatura. I governi possono anche finire prima se non hanno la maggioranza in Parlamento", ha aggiunto, ricordando che "dobbiamo avere in mente le nostre responsabilità".

Se dovesse scegliere un aggettivo per il suo esecutivo? "Un governo rassicurante", ha affermato il premier, che poi ha proseguito: "Il nostro obiettivo nel prossimo documento di programmazione economica sarà di avviare un percorso di ulteriore abbassamento sul lavoro, in modo da rendere l'investimento sul lavoro più vantaggioso".

Parlando poi di Europa, "me la terrei stretta - dice - ci ha dato il più lungo periodo di pace che si ricordi. E la libertà e la democrazia. In Europa c'erano i fascismi. Grecia, Portogallo, Spagna erano delle dittature, come nell'Est europeo, e l'Ue è stata il meccanismo attraverso cui hanno riscoperto la democrazia". Per questo, ha concluso, "senza Europa non andiamo lontano, diventiamo delle piccole patrie in lotta tra noi".

Sul tema del biotestamento, che "non ha nulla a che fare con l'eutanasia", il presidente del Consiglio dice che il governo "si tiene in disparte, perché è una discussione parlamentare, ma è una discussione doverosa". "Il ddl ha a che fare con la possibilità che un pezzo di decisione tu lo possa prendere quando sei consapevole e non la debbano prendere altri al posto tuo quando tu non sei più in grado di decidere", ricorda.

Infine, a Pippo Baudo che alla fine dell'intervista gli chiede se la moderazione che gli viene attribuita sia un pregio o un difetto, il premier replica: "Penso tutto sommato che sia un pregio. Se moderazione vuol dire rispetto, a mio parere è un pregio. Se moderazione vuol dire che non decidi nulla allora è un difetto... Parliamo bene del rispetto".

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