"Ho letto e ascoltato numerose, quanto imprecise analisi, sul fatto di non aver avanzato querela nei confronti dell'ingegner Marroni e del signor Vannoni. Vorrei essere chiaro: per l'ennesima e ultima volta ribadisco che i reati commessi in mio danno attraverso l'accusa di aver diffuso segreti d'ufficio sono procedibili d'ufficio e la relativa denuncia può essere portata a conoscenza dell'Autorità giudiziaria in qualsiasi modo". Lo spiega il ministro dello Sport Luca Lotti, a proposito del caso Consip.
"Per questo motivo non ho esitato a dichiarare al Pubblico ministero, che mi ha sentito il 27 dicembre 2016, che le accuse formulate nei miei confronti sono false e ciò è quanto basta perché l'Autorità giudiziaria valuti la sussistenza del reato di calunnia in mio danno - prosegue il ministro -. I miei legali, Franco Coppi ed Ester Molinaro, mi hanno rappresentato la inutilità di una ulteriore denuncia, posto che quanto avevo dichiarato al Pubblico ministero già costituiva di per sé una denuncia".
"Mi riservo di leggere gli atti ufficiali delle indagini - e non le anticipazioni e le ricostruzioni giornalistiche - per valutare di intraprendere un'ulteriore azione penale nei confronti di chi mia ha calunniato”, conclude Lotti.