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Prof di Harvard difende Di Maio: "Critiche sono fake news dei ricercatori"

05 maggio 2017 | 13.08
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(Fotogramma)
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"La stampa liberista italiana sta come al solito facendo da stampella al renzismo traballante attaccando il suo unico reale avversario, il M5S. Questa volta spacciando informazioni incomplete sulla visita di Di Maio a Harvard. Leggete l'articolo della 'Stampa'". Lo scrive sul blog di Beppe Grillo Francesco Erspamer, professore di Harvard che su Facebook ha preso le difese del vicepresidente della Camera dopo le critiche subite nel corso del suo intervento all'Ash Center della prestigiosa università Usa.

"Lo 'studioso' a cui il giornalista dà grande evidenza e che ha accusato Di Maio di non essere laureato, per esempio, non è affatto un ricercatore di Harvard e nemmeno uno studioso (chessò, un epidemologo o un sociologo) bensì un chirurgo napoletano che lavora in Nuova Zelanda, non so come mai ieri a Boston; può ovviamente pensare quello che vuole del livello di preparazione accademica che un leader politico debba avere ma non è affatto un esperto che abbia valutato la questione in termini scientifici o storici", spiega il docente.

"E comunque - prosegue Erspamer - come dare credibilità a un personaggio che per la fuga dei cervelli non accusa il governo né i partiti che da 25 anni si alternano al potere, bensì un partito da sempre all'opposizione? Ma il giornalista della 'Stampa' non vede la contraddizione e neppure la vede chi ha ripostato con soddisfazione il suo articolo".

"'La Stampa' guarda caso non nomina le domande fatte allo scopo di informarsi, da americani; si limita a quelle ostili, mancando di notare che tutti coloro che hanno 'tartassato' Di Maio erano italiani; una in particolare, per sua stessa ammissione quando si è presentata, con nessun legame con Harvard e in gita turistica a Boston. Un giornalismo serio avrebbe messo in evidenza queste cose; purtroppo si tratta solo di una macchina propagandistica, senza la quale il successo di Berlusconi e Renzi sarebbe stato impossibile", conclude il professore.

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