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Renzi: "Io mi sono dimesso, alfaniani non lasciano poltrona"

01 giugno 2017 | 20.59
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Matteo Renzi (Foto Fotogramma)
Matteo Renzi (Foto Fotogramma)

"Mi dispiace per il partito di Alfano perché i partiti piccoli, sotto il 5%, non rientreranno in Parlamento: quindi capisco il loro nervosismo. Quanto al governo da far cadere, io ho fatto cadere il mio, di governo. Mi sono dimesso perché avevamo perso il referendum tutti insieme e io mi sono dimesso. Quelli del partito di Alfano la parola dimissioni, lasciare la poltrona, non la conoscono benissimo. Ma questo non vuol dire niente. L'importante è che Alfano faccia bene per questi restanti mesi il ministro degli Esteri. In bocca al lupo per tutti. Poi, se fanno più del 5%, evviva per loro". Così il segretario del Pd Matteo Renzi al Tg1 replica al leader Ap.

"Ai cittadini interessa capire se vanno su o giù le tasse, se finalmente le cose che abbiamo fatto andranno avanti o no. Per farlo bisogna andare in Europa e fare la stessa battaglia che abbiamo fatto negli ultimi tre anni. Se questo Parlamento è in condizione di fare questa battaglia noi staremo dalla parte di questo Parlamento e che sia questo Parlamento a fare la legge di bilancio. Se non lo è, che lo dicano. Ma l'importante è abbassare le tasse, non sapere quando arriva l'indennità dei parlamentari", aggiunge poi Renzi sottolineando: "A me non interessa la data del voto. E credo nemmeno agli italiani. Interessa a quelli che stanno in Parlamento".

Sulla legge elettorale "il Pd ha fatto il suo lavoro, avevamo un impegno con il presidente della Repubblica, lo abbiamo rispettato", continua Renzi. "E' stato raccontato come inciucio Renzi-Berlusconi, invece è una cosa molto più ampia, è una operazione di serietà istituzionale e il Pd ha aderito non convinto nel merito ma del metodo", spiega ancora il leader del Pd che alla domanda se salta l'intesa sul tedesco per le tensioni nel M5s, dice: "C'è sempre tensione nei partiti quando si discute dei collegi. Ma questa è una operazione intelligente". "Questa legge serve al M5s, se salta loro vanno in difficoltà perché si vota con la soglia all'8% e le preferenze. Per noi non è un problema, noi le preferenze le gestiamo, ma loro?".

Quanto al prossimo voto nelle città "non è un test politico, riguarda i singoli comuni, gli aspetti amministrativi. Però se dovessi scommettere dico che i candidati appoggiati dal Pd andranno bene", dice Renzi al Tg1.

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