“Quando il numero dei migranti accolti in una città che ha aderito allo Sprar o è sede di un Cas o di un Cara supera la quota stabilita dall’accordo tra Anci e Viminale, i flussi vanno dirottati sui territori che accolgono meno. Le Prefetture devono rispettare gli impegni presi”. Lo afferma il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, rispondendo ai giornalisti a proposito delle polemiche di queste ore relative all’accoglienza.
“Molte città, tra Sprar, Cas e Cara, rispettano la loro quota, e realizzano il piano Anci-Viminale - continua - Capisco che è non è semplice, ma l’accoglienza va dirottata su quei territori che non fanno accoglienza, secondo quanto prevede l’accordo. Proprio alla luce di questa situazione la stessa Anci ha già chiesto più volte e ufficialmente, anche ai tempi del prefetto Gabrielli, di concentrarsi sui Comuni con zero presenze”.
“I sindaci – ricorda Decaro - ci hanno messo la faccia e continuano a farlo, quando hanno deciso di sottoscrivere l’accordo per l’equa distribuzione dei migranti sul territorio. Molti sindaci ogni giorno continuano a onorare quell’accordo e a impegnarsi nell’accoglienza".
"Ma c’è bisogno che si rispetti la clausola di salvaguardia definita in quella sede - prosegue - Ne va della convivenza civile. Se si ospita un numero eccessivo di migranti in un territorio, non si favorisce l'accoglienza e tanto meno l'integrazione. Al contrario si creano le condizioni per l'intolleranza, anche in comunità che hanno dimostrato di saper essere accoglienti”.