Poco più di un'ora di colloquio con alcuni diplomatici Usa per illustrare idee e progetti di governo del Movimento 5 Stelle, ma anche per gettare le basi per un incontro (allo stato attuale solo una speranza) con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Continua così a costruire la sua premiership Luigi Di Maio, che oggi a Montecitorio ha ricevuto nelle vesti di vicepresidente della Camera Conrad Tribble, deputy assistant secretary presso il Dipartimento di Stato Usa, accompagnato dall'Incaricato d'Affari ad interim Kelly Degnan e dal Primo Segretario dell'Ambasciata statunitense a Roma Anthony Pirnot. "Un incontro proficuo e cordiale", ha spiegato in una nota il parlamentare 5 Stelle. Ma anche "un'occasione utile per aprire un confronto schietto e trasparente con uno Stato amico e alleato dell'Italia in numerose aree di interesse".
Paese nel quale Di Maio conta di tornare nei prossimi mesi. Dopo che la base del Movimento si sarà espressa sul candidato premier. E chissà che il prossimo volo negli States Di Maio non lo faccia proprio in veste di candidato alla presidenza del Consiglio. A quanto apprende l'AdnKronos, in autunno, forse a novembre, il parlamentare - che a inizio maggio è stato ospite di un evento all'Università di Harvard in Massachussets - potrebbe fare tappa a Washington.
L'obiettivo, anche se proibitivo sotto molti punti di vista, è quello di incontrare proprio l'inquilino della Casa Bianca, o almeno pezzi pregiati della sua amministrazione. Intanto Di Maio continua a tessere la sua tela di relazioni diplomatiche. L'incontro di oggi arriva a circa una settimana dal vertice con gli ambasciatori dei Paesi Ue in Italia.
Al centro della discussione, gli stessi temi affrontati con i diplomatici europei mercoledì scorso: dalla gestione dei flussi migratori al futuro della moneta unica, passando per il superamento delle politiche di austerity e per il contrasto alla corruzione in Italia.