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Rodotà, a Montecitorio l'omaggio di istituzioni e gente comune

24 giugno 2017 | 08.56
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(Fotogramma)
(Fotogramma)

Oggi a Montecitorio l'omaggio alla camera ardente di Stefano Rodotà, allestita nella sala Aldo Moro. Rappresentanti delle Istituzioni, politici e gente comune hanno sfilato per ricordare il professore, il parlamentare, il giurista. A fare da cornice le corone inviate dai Presidenti della Repubblica, del Senato, della Camera, del Consiglio e della Regione Lazio.

Ad arrivare per prima la presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha salutato la moglie, la figlia e i parenti di Rodotà presenti. Sono quindi giunti il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni; quello della Regione Lazio, Nicola Zingaretti; l'ex premier e ora giudice della Corte costituzionale Giuliano Amato. Quindi il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, con la moglie Clio, particolarmente commosso per l'amicizia mai interrotta con Rodotà, nonostante i dissidi politici emersi negli ultimi tempi, in particolare durante la campagna elettorale per il referendum sulle riforme.

Numerosi gli esponenti della sinistra: Aldo Tortorella, Stefano Fassina, Walter Tocci, Gavino Angius, Cesare Salvi, Vincenzo Vita, Gianni Cuperlo, Nicola Fratoianni, Loredana De Petris, Walter Veltroni. Presenti anche l'ex sindaco di Roma e ora senatore di Forza Italia Franco Carraro, la deputata M5S Laura Castelli e l'attore Fabrizio Gifuni.

A rendere omaggio a Rodotà anche Gianni Letta, Emma Bonino e il procuratore generale presso la Corte di Appello di Roma, Giovanni Salvi.

La camera ardente è rimasta aperta fino alle 20 e domani sarà aperta dalle 10 alle 19. E per domani è attesa la visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

"Un esempio di vita. Professore, militante, divulgatore, parlamentare straordinario. Un esempio di una vita dedicata alla libertà e anche a dare il buon esempio a tantissimi giovani che con lui hanno lavorato. Credo che meriti il ricordo di tutto il Paese" ha sottolineato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, rendendo omaggio alla camera ardente.

"Una grande eredità, ci ha insegnato molto, è stato un uomo delle istituzioni, un grande giurista, è stato un uomo che ha messo sempre i diritti al centro - ha affermato la presidente della Camera, Laura Boldrini - Non si è mai stancato di parlare del diritto di avere diritti, in ogni tempo, durante tutta la sua storia e per finire con il diritto del digitale".

"Ho avuto il privilegio di lavorare con lui, perché - ha ricordato - l'ho invitato a coordinare la commissione Internet della Camera, cosa che lui ha fatto con entusiasmo, con coinvolgimento, sapendosi rivolgere sempre anche ai giovani. Eravamo andati ultimamente insieme a parlare ai ragazzi di come utilizzare il web in modo responsabile".

"Veramente un grande dolore, anche perché non ci aspettavamo che venisse a mancare così presto, perché aveva tanto da dire, martedì prossimo ci saremmo visti in commissione Internet. Un profondo, sentito dolore - ha concluso Boldrini - per la perdita di un grande uomo, un grande giurista e una grande figura delle istituzioni".

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