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Femminicidio, da FI stop a legge. Boschi: "Spero cambino idea"

06 luglio 2017 | 18.18
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Maria Elena Boschi (foto Fotogramma)
Maria Elena Boschi (foto Fotogramma)

"Stupore e dispiacere per la scelta del gruppo di Forza Italia al Senato di stoppare la legge in favore degli orfani vittime di crimini domestici approvata all’unanimità alla Camera dei Deputati". Così la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, che ha la delega alle Pari Opportunità.

La frenata, in Commissione Giustizia al Senato, sulla legge contro il femminicidio, potrebbe far allungare i tempi per l'approvazione del ddl a dopo l'estate. A dire no a Palazzo Madama, negando il via libera all'esame in sede deliberante, cioè evitando il passaggio in Aula, sono stati oltre ai senatori di Forza Italia, Gal e Lega.

"Forza Italia, negando l’assenso alla sede deliberante per la legge, allunga i tempi per approvarla e mette a rischio il risultato finale - aggiunge la sottosegretaria -. Mi auguro che i deputati e le deputate di Forza Italia, a cominciare dalle ex ministre Carfagna e Prestigiacomo, facciano cambiare idea ai loro colleghi del Senato. Perché rimandare una legge che si può approvare subito? Gli orfani delle vittime hanno bisogno di riposte e di averle il prima possibile".

"Vogliamo rassicurare il sottosegretario Boschi: abbiamo fatto e stiamo facendo quanto serve per arrivare a una rapida approvazione della legge sugli orfani di femminicidio. Il nostro lavoro però è lontano dalle photo opportunity, dalle strumentalizzazioni e dalla ricerca di visibilità, lo svolgiamo sotto traccia ed è interamente dedicato alla salvaguardia dei diritti di donne e bambini". Lo dichiara in una nota Mara Carfagna, parlamentare di Forza Italia. "Al sottosegretario Boschi - dice - consigliamo semplicemente una cosa, quella di studiare e approfondire meglio tutti i dossier prima di avventurarsi in improvvide dichiarazioni il cui unico risultato è quello di strumentalizzare anche mediaticamente temi che meriterebbero un approccio più umile e più serio. E se proprio non dovesse riuscirci perché troppo impegnata a fare il sottosegretario, ceda la delega. Ci sono tante brave parlamentari del Pd che saprebbero occuparsi di questi temi garantendo esperienza e dedizione". In ogni caso, non condividiamo la decisione dei nostri colleghi al Senato, ma essendo certi che siano in buona fede, riteniamo che le loro obiezioni vadano considerate e approfondite, per poi procedere ad una rapida approvazione della legge. Ci sono le condizioni per fare presto e anche bene. Una legge di cui tutti, in primis noi che l'abbiamo migliorata ed implementata, sentiamo la necessità.

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