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Padoan: "Siamo usciti dal tunnel della crisi"

15 luglio 2017 | 10.53
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(Fotogramma)
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"Mi dispiace, ma sono fortemente ottimista". E' quanto ha detto con un pizzico di ironia il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, ospite della seconda giornata della festa Left Wing a Fiuggi, quest'anno giunta alla sua quinta edizione dal nome 'La prossima mossa'. "Sono ottimista - spiega commentando i dati sulla crescita italiana - sia perché vedo una economia italiana più forte ma anche perché la vedo meno fragile dal punto di vista del debito". Un debito, ha ricordato il ministro, che "fino ad ora è stato gestito in modo molto efficace, ma se si cresce di più sarà meno invadente". "Ma siccome una crisi mondiale può sempre accadere dobbiamo rendere la nostra economia non solo più forte ma anche meno fragile" per via del suo debito. "Stiamo rivedendo le nostre stime che rivedono al rialzo quelle precedenti" conferma, rivendicando per il passato "un approccio prudente da economista, che minimizza l'errore statistico". Alla luce delle ultime stime - come quella di Bankitalia - che rivedono al rialzo la crescita italiana per il 2017, Padoan parla di "numeri positivi e importanti". Tuttavia - aggiunge - "vorrei fare una annotazione qualitativa: gli ultimi numeri sono il frutto di una accelerazione degli investimenti, che aumentano la domanda e accrescono la crescita potenziale", quindi "un pezzo di questa crescita non andrà via subito, ma rafforzerà la nostra economia". "Stiamo lasciando alle nostre spalle cose preoccupanti come la fragilità del sistema bancario, che ha rappresentato un forte elemento di preoccupazione, e l'inerzia degli investimenti - aggiunge . Siamo usciti dal tunnel e stiamo continuando su una strada, ma sono ottimista perché vedo questo sentiero allargarsi".

TASSE - "Bisogna continuare lungo strada del consolidamento fiscale - dice Padoan -, delle riforme, delle tasse abbassate in modo sostenibile. Cosa vuol dire? Vuol dire che una volta che si abbassano non si alzano più". "La flat tax? Io sono dispostissimo a parlarne. Dobbiamo decidere quanto è alta" e "poi non dimentichiamoci che passare da un sistema più complesso come il nostro al sistema di flat tax ha delle implicazioni redistributive gigantesche. Chiediamoci chi ci guadagna e chi ci perde".

CUNEO FISCALE - "Il cuneo fiscale è un termine che in sé non vuol dire nulla - fa notare il ministro -. Si tratta di abbattere o alleggerire questa componente, si tratta di capire qual è il meccanismo tecnico che farà sì che per un dato ammontare di risorse pubbliche necessarie per abbattere questi oneri ci sia il massimo possibile di nuovi assunti giovani". "Questo è ciò su cui stiamo ragionando, è un obiettivo politico evidente e assolutamente prioritario e secondo me è il momento giusto per accelerare", ha sottolineato Padoan.

CONTI PUBBLICI - "Noi siamo uno dei Paesi più virtuosi dal punto di vista fiscale" come testimonia l'avanzo primario registrato in questi anni, "caso unico in Europa assieme alla Germania". "Continuiamo così e cresciamo e il debito scomparirà da solo" assicura Padoan.

SPENDING REVIEW - Quando si parla di una spending review mai partita davvero "mi arrabbio, perché questo è profondamente falso. L'Italia è uno degli Stati che in Europa hanno abbattuto in maniera maggiore la spesa primaria: ora c'è una spending review permanente nel nostro bilancio" sottolinea il ministro dell'Economia, ricordando che ora "i meccanismi sono migliorati e la Consip ha fatto un grande lavoro". Padoan ha ricordato che "il Mef ha mandato ai diversi ministeri gli obblighi di taglio, lasciando loro la scelta politica di decidere dove si taglia: stiamo aspettando le risposte, ma vorrei sottolineare che su un miliardo di spese da tagliare il Mef ne taglierà più della metà. Noi facciamo la nostra parte".

ELEZIONI - L'Italia nel 2018, dice Padoan, "sarà un Paese più solido, con più fiducia e più occupazione di quanto non sia stato il Paese di 5 anni prima. E' così nei numeri, nei fatti e spero anche nella percezione dei cittadini". Quindi la maggioranza che ha governato si presenta alle elezioni con buone chance? "Io sono un tecnico, non un politico", ha replicato il ministro a una domanda alla festa a Fiuggi.

EUROPA - Un dibattito che tocca tanti temi anche quello europeo. "Uno dei problemi dell'Europa oggi è la mancanza di fiducia - dice -. L'elemento nazionalista che risorge è una conseguenza della mancanza di fiducia nel progetto europeo ma anche nel proprio vicino. L'Europa nasce per porre fine alle guerre e per dare meccanismo di benessere. Questo è un punto valido ancora oggi". "Paradossalmente - ha sottolineato Padoan dal palco della manifestazione - oggi l'Europa ha una grande nuova opportunità: dimostrare con i fatti che soluzioni europee sono migliori di quelle nazionalistiche. Ma il tema va sollevato a livello politico non tecnico".

FISCAL COMPACT- "Il Fiscal Compact ha problemi tecnici, che sono stati da tempo sottoposti dall'Italia e da altri Paesi, ma il futuro dell'Europa non si deve giocare sul tema 'Fiscal Compact sì o no', bensì su cose più serie" spiega il ministro dell'Economia, aggiungendo che "è comunque pensabile di aggiustarlo, così che faccia parte" di un progetto di trasformazione delle istituzioni Ue.

IL SOUVENIR - Gli organizzatori di Left Wing hanno regalato al ministro Padoan una maglietta con l'immagine di Palmiro Togliatti che mangia un gelato.

'La sinistra europea fra tradizione e innovazione' sarà invece il tema dell'intervento del presidente dem Matteo Orfini, che insieme al professore di Storia europea Donald Sassoon chiuderà domenica la kermesse dell'area sinistra italiana.

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