Passo indietro del Ministero dell'Istruzione? La promessa prevista dalla convezione siglata con l'Associazione italiana editori (AIE) e annunciata dalla ministra Fedeli il 22 giugno scorso, era quella di libri di testo gratuiti per gli studenti delle aree colpite dal terremoto. "Tutti gli studenti, residenti nei 140 Comuni, avranno diritto a una fornitura di libri di testo per l'anno scolastico 2017/2018" si legge sul comunicato ufficiale, nel quale non si fa riferimento a nessun requisito specifico (oltre quello di essere studente nelle zone terremotate) per ottenere l'esenzione.
La sorpresa però è arrivata con una recente circolare del Ministero inviata alle scuole dei territori colpiti, in cui si definiscono i termini per poter ottenere i libri di testo gratuitamente. Sono emersi infatti nuovi ed inaspettati dettagli consistenti soprattutto in precisi requisiti richiesti per ottenere l'esenzione: residenza in uno dei comuni colpiti dal sisma, la certificazione di inagibilità della propria abitazione ed "eventuale stato di disoccupazione e/o perdita dell’attività produttiva, determinato/a a causa degli eventi sismici successivamente al terremoto del 24 agosto". Inoltre, i richiedenti dovranno autocertificare il reddito ISEE che non dovrà essere superiore ai 32mila euro.
Insomma, sembrerebbe che non proprio "tutti" gli studenti dei 140 Comuni colpiti (come recitava invece il comunicato ufficiale dello scorso giugno) possano ottenere l'esenzione dei libri di testo. Una serie di criteri stringenti limita infatti il numero dei giovani che potranno effettuare la richiesta. I fortunati beneficiari avranno tempo fino al 25 luglio per inviare la domanda.