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Renzi: "Devo essere più simpatico? Racconterò barzellette"

19 luglio 2017 | 19.40
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(Foto AdnKronos)
(Foto AdnKronos)

"Davvero a sinistra il problema siamo noi barbari senza padrini e senza padroni? Poi dobbiamo essere più simpatici, imparerò a raccontare barzellette, quello prima di me era bravo a raccontarle". Così Matteo Renzi, segretario del Pd, interviene a Milano alla presentazione del suo libro 'Avanti'. 

A chi gli chiede se paga il suo carattere, replica: "Sicuramente sì, ma questa ribadita attenzione su di me non la capisco: possibile che nella sinistra il nemico sia sempre quello più vicino a te, che la sinistra pensi che il problema sia Renzi e non Salvini o Grillo?".

CONSIP - "Se mio padre è colpevole è giusto che paghi come gli altri". Così il segretario del Pd interviene sulla vicenda Consip che vede il padre Tiziano indagato per traffico di influenze.

"Non ho creduto a mio padre e mi è dispiaciuto, avevo letto un giornale e non gli avevo creduto, c'è ancora da capire perché ci stavano intercettando, quel reato non prevede intercettazioni", aggiunge durante la presentazione a Milano del suo libro.

"I magistrati per me sono bravissimi, ma sembra che qualcuno abbia fabbricato delle prove false e se penso che pezzi delle istituzioni o della magistratura le hanno fabbricate questa è una cosa enorme. Ne va del rispetto dello Stato, se questo fosse vero deve pagare chi l'ha fatto", aggiunge l'ex premier. "Le sembra possibile che in questo Paese si possa avere l'ipotesi di costruzioni di prove false? A me sembra una cosa eversiva".

"Non credevo di essere intercettato con mio padre perché il reato per cui è indagato non lo prevede. C'è ancora da capire perché ci intercettavano. Ma poi c'è la dimensione umana. Mio padre, che oggi è stato operato al cuore, mi ha scritto: sarei pronto a fare una pazzia".

Dopo la vicenda Consip "mia figlia - racconta - non voleva più pregare per 'quelli che ce l’hanno col nonno'".

LEGGE ELETTORALE - "Non so come sarà. Non si può fare la legge elettorale contro dei partiti, non puoi fare a sei mesi delle elezioni una legge contro Berlusconi o contro Grillo. Rispetto alle coalizioni vediamo quale sarà la legge elettorale, vediamo i contenuti".

BERLUSCONI - "Non riesco a considerare Berlusconi una persona da odiare perché non voglio odiare, non mi piace l'odio in politica ma anche perché Berlusconi è capace di tutto. Personalmente ho un giudizio negativo non l'ho mai votato, lui non mi voterà mai, ma per fortuna c'è un modo più sereno di vivere i rapporti tra maggioranza e opposizione".

"Berlusconi deve scegliere se fare il popolare europeo o il populista europeo, se stare nel Ppe o con Salvini: in Europa non gli consentono di fare tutte le cose". In ogni caso, chiosa Renzi "non ci mettiamo insieme contro qualcuno ma perché abbiamo a cuore il futuro del Paese".

COSTA - "Costa è una persona seria, sono legato a lui da un sentimento di stima, ha fatto bene ad andarsene, è stato coerente, le sue idee non sono le mie idee ma avere un avversario politico che gioca pulito è meglio di quelli che stanno lì con il piede in due staffe cercando di stare attaccati alla poltrona", sottilinea Renzi sulle dimissioni del ministro per gli Affari Regionali, Enrico Costa. "Se ha deciso di fare questa scelta non cambia niente per il governo che andrà a fine legislatura".

PREMIER - "Sono convinto che in una democrazia compiuta il capo del primo partito debba essere quello che va al governo. Dopodiché il prossimo presidente del consiglio lo deciderà il presidente della Repubblica, dopo che gli italiani avranno espresso il loro voto".

GOVERNO - Il governo "va a fine legislatura, punto. Vorrei che Gentiloni sentisse l’appoggio del suo partito. Non ripartiamo con la discussione su quando votiamo, l’importante è come ci arriviamo".

SINISTRA - "La sinistra nel futuro non è la difesa di un totem del passato ma è ambientalismo e terzo settore", interviene Renzi, criticando le "microsigle sindacali che fanno uno sciopero ogni weekend".

"Dicono che non sono di sinistra. E' vero, non parlo con la Camusso tutti i giorni, ma per me la lotta all’evasione fiscale è sinistra. Dicono che il Jobs act non è di sinistra, ma per me è più di sinistra creare 800mila posti di lavoro. Il simbolo della sinistra per me è ambiente e terzo settore, non la difesa di totem del passato. Dicono - conclude l'ex premier - che sono di destra perché voglio abbassare le tasse, ma secondo me non è una cosa di destra".

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