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Caso Consip, Zanda: "Gravissima falsificazione atti giudiziari"

15 settembre 2017 | 12.27
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(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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"Gli stralci di atti del Consiglio superiore della magistratura relativi ad una inchiesta giudiziaria in corso alla procura di Modena, pubblicati da alcuni quotidiani questa mattina, hanno dell'incredibile e, se veri, sono di una gravità inaudita. La magistratura accerterà la completa verità dei fatti e l'arma dei Carabinieri possiede tutti gli anticorpi per fare pulizia in profondità al proprio interno". Lo dichiara il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda commentando le notizie sul caso Consip pubblicate da alcuni quotidiani.

"Ma quel che leggiamo oggi -aggiunge- e che dobbiamo collegare alle notizie sulla stupefacente falsificazione di atti giudiziari che sarebbe stata compiuta dai medesimi soggetti di cui parla la procuratrice di Modena, presenta aspetti di straordinaria gravità istituzionale essendo evidente l'obiettivo di colpire il presidente del Consiglio con iniziative che non voglio commentare".

"Se quanto stiamo apprendendo dovesse risultare vero -prosegue- dovremmo concludere che negli anni passati c'è stato in Italia un vero e proprio complotto, che ha visto coinvolti organi dello Stato, volto a rovesciare istituzioni democraticamente indicate dal Parlamento della Repubblica. In altri tempi -conclude- si sarebbe parlato di eversione, se non di peggio".

Dal canto suo il deputato del Pd Michele Anzaldi annuncia la presentazione in un'interrogazione alla ministra della Difesa, Roberta Pinotti. ''Secondo quanto riferito dalla magistrata Musti - prosegue Anzaldi - l'ex vice comandante del Noe Sergio de Caprio e il capitano del Noe Gianpaolo Scafarto, entrambi in forza all'Arma dei Carabinieri, in più occasioni avrebbero tentato di indirizzarla su presunte indagini che miravano a coinvolgere l'allora premier Matteo Renzi, attraverso informative di polizia giudiziaria 'fatte coi piedi', come avrebbe dichiarato la pm".

"Si tratta di un ulteriore elemento gravissimo che si aggiunge a quanto già emerso in un'inchiesta dove ci sono ufficiali dei carabinieri accusati di aver manomesso ordinanze, inventato intercettazioni e taroccato frasi ed elementi di indagine. Un contesto, insomma, in cui pubblici ufficiali delle forze dell'ordine sono coinvolti in presunti depistaggi, fughe di notizie, rivelazione del segreto istruttorio, tanto che la Procura di Roma ha dovuto escludere il Noe dalle indagini sul caso Consip a seguito di reiterati atteggiamenti sospetti e oggetto ora di indagine''. ''Di fronte a uno scenario del genere - dichiara ancora Anzaldi - ora che sono emersi i contenuti gravissimi della deposizione di un giudice di fronte al Csm, è opportuno che il ministero della Difesa valuti se e in che modo debba intervenire per verificare se alcuni carabinieri hanno tramato contro i vertici democratici del nostro Paese e per evitare che questa vicenda diventi peraltro un grave danno di immagine per l'Arma dei Carabinieri".

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