Dopo la bocciatura da parte degli uffici della presidente della Camera Laura Boldrini del 'lodo Brunetta', il relatore Emanuele Fiano ha annunciato, durante l'ufficio di presidenza della commissione affari costituzionali, che non presenterà il testo uscito dall'aula a giugno con le modifiche derivanti dall'emendamento Fraccaro/Biancofiore (per problemi politici legati alle proteste di Svp) e presenterà un testo base entro giovedì, il cosiddetto 'Rosatellum bis', conforme al voto d'aula (231 collegi).
Fiano, inoltre, specifica che il nuovo testo base che verrà presentato non sarà il tedesco e terrà conto dei 231 collegi, ovviamente cercando il coinvolgimento di tutti i gruppi. "Chiederò la possibilità di incontrare e ascoltare tutti i gruppi prima di giovedì", ha detto Fiano al termine dell'ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali.
L'ipotesi della nuova versione con il 64% di proporzionale e il 36 di maggioritario non sarebbe però condivisa dalla Svp. Lo dice Daniel Alfreider del gruppo Autonomiei. "La quota di maggioritario", ha aggiunto, così "non va bene, sarebbe troppo bassa".