Il risultato in Lombardia e, soprattutto, in Veneto non va minimizzato. Certo: i quesiti erano banali, la gestione lombarda dei dati dell'affluenza è stata sorprendentemente goffa, la pubblicità referendaria ingannevole. Ma la sostanza è che tanta gente, soprattutto in Veneto, ha votato per dare un messaggio. E il messaggio non è la deriva catalana o la secessione padana come chiedono pochi invasati. Il messaggio è serio: si chiedono più autonomia e più efficienza, maggiore equità fiscale, lotta agli sprechi a livello centrale e periferico". Lo scrive su Facebook Matteo Renzi commentando l'esito dei referendum per l'autonomia in Lombardia e Veneto.
"Non è un caso -sottolinea il segretario del Pd- che nel solo Veneto ieri abbiano detto Sì 900mila persone in più di quelle che hanno votato Lega Nord e partiti autonomisti alle regionali del 2015. Il modo corretto per affrontare il futuro, per me, non è solo la procedura ex art. 116 Costituzione come chiedono i governatori (anche dell'Emilia Romagna, peraltro), ma prendere atto che in Italia esiste una gigantesca questione fiscale. Questo è il punto. Ridurre la pressione fiscale: questa è la vera priorità. E noi che abbiamo iniziato con Imu, Irap, Ires, 80 euro, incentivi JobsAct sappiamo che ancora non basta".