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Banche, Di Maio: "Boschi solo punta dell'iceberg"

17 dicembre 2017 | 15.07
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Banche, Di Maio:

"Maria Elena Boschi è solo la punta dell'iceberg. Da quel poco che sta venendo fuori dall'inchiesta della commissione, mi chiedo quanto è coinvolto lo Stato in questa vicenda? Quanti uomini dello Stato sono coinvolti. Lo Stato o una parte di esso, è ricattabile?". Così il candidato premier del M5S, Luigi Di Maio, intervenendo a '1/2h in più' su Raitre.

"La domanda che mi faccio è questa: perché né Gentiloni, né Berlusconi, né Renzi chiedono le dimissioni della Boschi? Quanto è grande lo scandalo per cui se cade uno, scatta un effetto domino? Ma veramente crediamo che il governo non possa andare avanti senza la Boschi, evidentemente la Boschi è la garanzia che certi equilibri politici reggano", conclude Di Maio.

Di Maio è tornato sulla vicenda anche in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo. "Migliaia di risparmiatori truffati, conflitti d'interesse, opacità a non finire. Pd e Forza Italia - scrive il deputato M5S - in questa legislatura hanno fatto i loro comodi sulla pelle dei risparmiatori ed è quello che vogliono continuare a fare anche dopo il 4 marzo. Non siete stufi? Perché non ci raccontano la verità e chi ha sbagliato paga? Oggi voglio rivolgere un appello a tutti gli esponenti attuali e passati del Pd: se qualcuno di voi sa, allora parli!".

BANKITALIA - A '1/2h in più' il candidato premier del M5S indica poi alcuni dei 'titoli' per una riforma delle banche e del sistema bancario: "una maggioranza di 2/3 dei parlamentari", per nominare il governatore della Banca d'Italia, "ripristinare la separazione tra banche commerciali e banche d'affari, sorveglianza bancaria affidata in parallelo anche alla magistratura e alla Guardia di Finanza".

ELEZIONI - "Se non raggiungiamo il 40%" dei voti alle elezioni politiche, "certo ci prenderemo la responsabilità di assicurare un governo - dice Di Maio a '1/2h in più' - Faremo un appello pubblico la sera delle elezioni a tutti i gruppi parlamentari per chiedere di votare la fiducia alla nostra forza politica e al nostro governo sui temi. Quindi ci incontreremo alla luce del sole per spiegare quali sono i nostri obiettivi programmatici per cambiare il Paese. Sono sicuro che Fi e Pd insieme non arriveranno al 51%. Chi risponderà al nostro appello sarà incontrato per mettere in piedi le priorità del governo".

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