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Elezioni, le quattro gambe del Pd

19 gennaio 2018 | 19.31
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(FOTOGRAMMA)
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E' diventata ufficialmente a cinque gambe la coalizione di centrosinistra nata attorno al Partito democratico. Al Viminale, infatti, sono stati depositati i simboli di Svp-Patt (con cui Renzi aveva annunciato l'accordo all'ultima Direzione) e di Insieme, i quali hanno rispettivamente indicato come coalizione quella di centrosinistra con Pd, +Europa e Civica popolare.

Prosegue, quindi, il lavoro che il Nazareno sta portando avanti con gli 'sherpa' Piero Fassino, Lorenzo Guerini e Maurizio Martina, che anche oggi al partito hanno avuto una serie di incontri. E proseguono i contatti serrati con +Europa e Civica popolare per sciogliere tutti i nodi dell'intesa, a partire da quello dei posti in lista. Per formalizzare l'apparentamento c'è comunque tempo fino a domenica alle 16.

IL PROGRAMMA - L'altro tassello del lavoro del Nazareno di questi giorni è quello sul programma: "Tommaso Nannicini e i suoi stanno finendo il lavoro. Uscirà nelle prossime ore", ha annunciato lo stesso Matteo Renzi su Facebook. Intanto, sui social è partita la campagna focalizzata sul programma tanto cara al segretario: "Tra un mese e mezzo si vota un’idea di Paese. Un’idea che il Pd descrive con sei parole", si legge nel messaggio che accompagna sei 'slide' su lavoro, scienza, diritti, Europa, cultura, ambiente.

LE LISTE - Procede, allo stesso tempo, il lavoro sulle liste. La commissione del Nazareno è in pratica in riunione permanente. Sono tanti i nodi da sciogliere, a partire da quella alle deroghe per gli europarlamentari. Tra questi Simona Bonafè, Pina Picierno e Nicola Caputo. In questi due ultimi casi, in Campania, un trasloco da Strasburgo farebbe scattare l'euroseggio per Giosi Ferrandino, nuova icona dem sul fronte garantista. Il nome più pesante in arrivo da Bruxelles potrebbe però essere quello di Gianni Pittella: sul presidente del gruppo S&D è partito un discreto pressing del Nazareno, forse anche per compensare sondaggi non proprio esaltanti al Sud. Pittella correrebbe nella sua Basilicata.

I SEGGI - Tra i vari casi, l'accordo con Svp dovrebbe portare 'in dote' la delega per Gianclaudio Bressa al Senato in Trentino, mentre il seggio di Bolzano/Camera (sicuro) potrebbe andare a uno tra Graziano Delrio, Angelo Rughetti e Maria Elena Boschi, per la quale si parla anche del collegio Calabria Sud (Reggio Calabria). La pratica ministri, dopo l'ok alla deroga in Direzione, procede. Tra i nomi 'ballerini' resta sempre quello di Marco Minniti, Calabria e Veneto tra le ipotesi in campo.

LE REGIONI - In Campania, dove le 'rogne' non mancano, il Pd potrebbe scegliere di schierare un esterno (proveniente dal mondo dello sport, della medicina, della ricerca) contro Luigi Di Maio in Campania1. Tra le tante pratiche del Nazareno, quella di Carla Cantone che dovrebbe avere spazio alla Camera a Bologna (che però ha già dovuto 'digerire' Pier Ferdinando Casini al Senato). Le quotazioni di Piero Fassino in Piemonte sarebbero invece tornate a salire dopo i dubbi dei giorni scorsi. In Liguria spazio potrebbe avere Raffaella Paita, nel listino. Per le scelte definitive, comunque, c'è tempo fino al deposito delle liste il 29 e fino alla Direzione del Pd fissata, salvo rinvii, al 26.

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