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Look e dritte tv, ecco il manuale Forza Italia per aspirante onorevole

06 febbraio 2018 | 16.30
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Bucare il video non basta. Oltre a bella presenza, look curato e spigliatezza, 'in diretta' servono anche simpatia, intelligenza e competenza. Parola del 'manuale del buon candidato' di Forza Italia, una sorta di guida per tutti gli aspiranti onorevoli alle politiche, ideato dal Dipartimento formazione del partito, che ha appena avuto il via libera di Silvio Berlusconi. Nel vademecum azzurro spicca un capitoletto dedicato proprio alla comunicazione in tv, dove vengono date una serie di 'dritte' (comprese la tecnica per evitare domande scomode) a chi si cimenterà nei faccia a faccia nel piccolo schermo, a cominciare dai volti azzurri scelti per il rush finale della campagna elettorale (circa una ventina, tra 'veterani' ed emergenti, in prevalenza donne).

''Studiare come comportarsi in tv è davvero importante per tutti i candidati che saranno chiamati a fare dibattiti o interventi sulle tv nazionali e locali", esordisce la sezione del manuale riservata al team televisivo schierato dal Cav in vista del 4 marzo. ''Molti elettori faranno la conoscenza prima dell'immagine del candidato e poi dei suoi messaggi'', è la prima 'dritta'. ''Bisogna, dunque, presentarsi preparati davanti alle telecamere, così come nei vari eventi sul territorio, cercando sempre di essere curati ed eleganti''.

Il pubblico televisivo, si sottolinea, ''ama 4 principali sensazioni quando ascolta e segue una persona" sul piccolo schermo; "simpatia e calore umano"; "competenza sui temi trattati"; ''intelligenza, punti di vista originali''; ''disponibilità''.

Non solo: ''Prima di ogni intervento è necessario concentrarsi sui principali messaggi da trasmettere al pubblico e averli sempre ben presenti nel corso di tutto il dibattito''. Questi ''devono essere pochi, chiari e capaci di ottenere consensi''. La ''sintesi nella comunicazione tv" è ''indispensabile'', è l'input.

In particolare, c'è l'invito a chiedere all'intervistatore in anticipo su quali materia farà le domande. Un modo per non essere colti impreparati ed evitare imbarazzanti scene mute, ma anche una mossa per eludere domande scomode: ''Bisogna chiedersi ben prima della trasmissione quali saranno le probabili domande del conduttore, così come i punti sui quali concentreranno i loro interventi gli eventuali avversari politici presenti in studio''. Tutto ciò ''al fine di preparare in anticipo le risposte e approfondire eventuali temi poco conosciuti''.

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