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M5S, pugno duro su candidato massone. Lui: "Vado avanti"

11 febbraio 2018 | 19.30
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Foto AdnKronos
Foto AdnKronos

Pugno duro dei vertici del Movimento 5 Stelle nei confronti di Lello Vitiello, candidato nel collegio uninominale di Castellammare di Stabia per la Camera dei deputati e - come rivela il quotidiano 'Il Mattino' - esponente della loggia massonica napoletana La Sfinge, che aderisce al Grande Oriente d'Italia. A quanto apprende l'Adnkronos, il Movimento sarebbe pronto a chiedere all'avvocato campano di firmare un modulo con l'impegno a dimettersi in caso di elezione. Soluzione già adottata per Emanuele Dessì, Carlo Martelli e Andrea Cecconi.

"Nel Movimento - spiegano fonti di primo piano - non è accettabile che ci siano candidati iscritti alla massoneria, anche se 'in sonno'", come nel caso di Vitiello, al quale viene anche contestato il fatto di non aver informato i vertici del Movimento della sua appartenenza alla loggia.

LA REPLICA - "Non remerò contro il MoVimento - scrive in una nota l'avvocato finito nella bufera - ma non ho intenzione di ritirare la mia candidatura e vado avanti per la mia strada nella certezza di essere compreso da chi davvero mi conosce e crede in me".

STOP SIMBOLO - "Essendosi rifiutato di rinunciare spontaneamente alla candidatura e all'elezione con il M5S - comunica il MoVimento -, Lello Vitiello viene diffidato dall'utilizzo del simbolo" pentastellato e "non può essere eletto con il M5S a causa della sua adesione in passato al Grande Oriente d'Italia e per non averlo comunicato al MoVimento 5 Stelle all'atto della candidatura, dichiarando quindi il falso".

IL RACCONTO - "Quando mi affacciai" al mondo della massoneria "fui spinto dall'amore perla cultura, per l'arte e per la storia d'Italia& personaggi come Benedetto Croce, Voltaire, Mozart, Wilde, Doyle, Totò, Fermi, Carducci, Bixio, Beccaria, Mazzini e tanti altri mi hanno determinato a cercare di capire cosa li unisse e il pensiero che hanno condiviso. Dopodiché, l'impegno non collimava con la mia vita professionale perché più cresci e meno tempo hai per gli hobby" racconta Vitiello.

UN HOBBY - "La massoneria - si legge in un comunicato stampa - era un hobby e ritengo che questo non possa marchiare a fuoco un uomo che si è contraddistinto per tanto altro. Non sono mai stato bravo a parlare di me perché sono stato educato ad evitare sempre e comunque ogni autoreferenzialità, ma posso dire con serenità e certezza di non aver mai rubato, ucciso, truffato, corrotto o concusso".

SACRIFICO - "Se a questo aggiungiamo che oggi non sono iscritto in alcuna loggia -rimarca Vitiello - , davvero non capisco quale remora si possa avere nei confronti di una persona che ha sempre fatto del sacrificio l'unica strada per la propria carriera: ho studiato tanti anni e continuo oggi a studiare senza mai smettere di provare amore per quello che faccio!".

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