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Di Maio presenta la lista dei morosi

14 febbraio 2018 | 20.56
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"Ci sono parlamentari che non hanno mantenuto le promesse. Queste persone che non hanno donato i soldi dei loro stipendi per noi si autoescludono dal M5S". Così Luigi Di Maio, parlando con i cronisti nella sede del comitato elettorale 5 Stelle del caso rimborsopoli nel M5S.

"Dalle verifiche che abbiamo fatto tra i conti del Mef e i conti che sono sul nostro sito - ha proseguito, presentando la lista degli 8 parlamentari non in regola con le rendicontazioni - Ivan Della Valle, che non ci ha dato l'autorizzazione ad accedere ai suoi dati, non avrebbe donato per circa 270mila euro. Girolamo Pisano, che neanche ci ha dato l'autorizzazione, non avrebbe donato per circa 200mila euro. Maurizio Buccarella, che ci ha dato l'autorizzazione, non avrebbe donato per 137mila euro. Carlo Martelli, che non ci ha dato l'autorizzazione, non dovrebbe aver donato circa 81mila euro".

Rientrano nella lista dei 'morosi' anche "Elisa Bulgarelli per circa 43mila euro; Andrea Cecconi per circa 28mila euro; Silvia Benedetti per circa 23mila euro; Emanuele Cozzolino per circa 13mila euro", ha aggiunto Di Maio.

"Queste persone - ha sottolineato - per noi si auto-escludono dal Movimento. Ma se hanno da obiettare qualcosa rispetto alle verifiche che abbiamo fatto oggi, possono farlo e ci possono contattare. Abbiamo individuato un margine di errore tra i conti che abbiamo verificato e quelli dichiarati, di circa il 2%. Ma è un margine che noi non consideriamo perché abbiamo chiesto i conti correnti e gli estratti conto e da questi risulta che è tutto ok". "Dovremo analizzare delle questioni che sono state poste, che sono assolutamente plausibili e che riguardano alcuni parlamentari. Ma per questo ci sono i probiviri", ha aggiunto il candidato premier M5S.

Il 'buco' nelle rendicontazioni dei parlamentari 5 Stelle ammonta complessivamente a circa 795mila euro, somma ottenuta sommando i bonifici non versati dagli 8 parlamentari 'morosi'.

"Sta per iniziare la settimana dell'orgoglio M5S. Perché - ha detto Di Maio - con questi numeri io chiedo a tutti i parlamentari che si sono distinti per le loro donazioni di andare in tutta Italia a esibire i bonifici che hanno fatto sul fondo per il microcredito, magari presso le imprese che abbiamo fatto nascere grazie ai soldi dei nostri stipendi. Dimostreremo - ha concluso - che siamo l'unica forza politica della storia che ha tagliato per 23 milioni di euro gli stipendi ai propri parlamentari".

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