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Arriva docufilm sulla campagna di Di Maio

12 marzo 2018 | 15.32
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(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Le ruote di un Mercedes nero corrono sull'asfalto. E' notte. All'interno Di Maio e i suoi discutono di fake news appena emerse. Il Mercedes si allontana dal campo visivo lungo la strada". Poi un flashback ci riporta indietro di qualche giorno. C'è Di Maio nel suo ufficio di Montecitorio, mentre ascolta la diretta in cui Di Battista annuncia di non voler ricandidarsi. Il leader M5S "controlla le agenzie di stampa e i giornali. E' nervoso". E a quel punto appare il titolo del film. Sono le prime scene di "Rally", il documentario sulla campagna elettorale del Movimento 5 Stelle e sulla corsa di Di Maio e i suoi per andare al governo.

Il film - di cui l'Adnkronos ha potuto leggere una bozza del soggetto - nelle intenzioni degli autori "servirà a mostrare il legame a filo doppio tra il M5S e le esigenze, le speranze e i desideri degli italiani". Un legame, si legge nello script, "costantemente taciuto e alterato dai media e dal sistema".

Comizi in giro per l'Italia, riunioni con i collaboratori nel comitato elettorale a Roma, incontri con attivisti e aziende hi-tech, momenti di vita quotidiana: l'occhio dei documentaristi segue il leader pentastellato durante tutto il suo tour per l'Italia. Ma il finale del film è ancora tutto da scrivere. L'ultima scena, si legge ancora negli appunti degli autori, descrive "il viaggio" di Di Maio "verso la nomina" come presidente del Consiglio: il film dovrebbe chiudersi "sul suo ingresso a Palazzo Chigi dove la telecamera non lo seguirà".

Prima però c'è il racconto del "Rally" che ha visto il candidato premier M5S battere a tappeto lo Stivale a bordo del suo pulmino. "Noi - è il passaggio di un intervento di Di Maio a Biella inserito nello script - dobbiamo essere coscienti del fatto che questi signori sono andati a braccetto, centrosinistra e centrodestra, per trent'anni insieme, hanno finto di farsi l'opposizione e si sono alleati il giorno in cui è arrivata l'anomalia, quello che non si voleva alleare né con l'uno né con l'altro, cioè il Movimento 5 Stelle". Ora però l'"anomalia", alla luce del 32% ottenuto alle politiche, cerca convergenze sui temi per poter dare vita al suo esecutivo.

Nel documentario ci sono 'tutti gli uomini del presidente' Di Maio. Una delle scene iniziali del doc riprende proprio una riunione del suo staff. Sul titolo del film "una voce sta parlando dei temi della campagna elettorale. E' Rocco Casalino. Con lui al tavolo siedono Silvia Virgulti, Ilaria Loquenzi, Emilio Carelli, Vincenzo Spadafora, Pietro Dettori, Luigi Di Maio e Dario De Falco. Si parla di un'Italia felice".

A quel punto il leader M5S "evoca un'immagine. Quella mattina", mentre era affacciato al balcone, "dei bambini lo avevano chiamato a gran voce. Erano attaccati alla finestra della loro aula. L'insegnante li aveva richiamati al loro posto". "Come possono avermi riconosciuto? Sono così giovani", si chiede Di Maio. "Peccato che non possano votare", è la risposta dei suoi.

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