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Berlusconi: "Con M5S non si può governare"

22 aprile 2018 | 09.45
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AFP PHOTO / Andreas SOLARO - AFP
AFP PHOTO / Andreas SOLARO - AFP

Il M5S "ha dimostrato in modo inconfutabile che non sarebbe ipotizzabile governare con loro". In un'intervista al 'Corriere della Sera', Silvio Berlusconi torna ad attaccare i pentastellati, dice che sarebbe "un peccato" tornare alle urne, ribadisce che non c'è alcun dialogo con il Pd e parla della sentenza del processo sulla trattativa Stato-mafia.

Alla domanda se i veti incrociati abbiano fatto saltare l'accordo per il governo che sembrava a portata di mano, Berlusconi risponde: "Prima di tutto non parlerei di veti incrociati, noi non abbiamo posto veti su nessuno. Anzi, nonostante le nostre perplessità sui contenuti e i metodi dei 5 Stelle, ci siamo detti pronti a fare responsabilmente la nostra parte, senza pregiudiziali verso nessuno, per far nascere un governo che affronti i gravi problemi degli italiani.... Di fronte a questa nostra forte dimostrazione di responsabilità, abbiamo ricevuto veti e insulti che sono inaccettabili. Questa è una clamorosa dimostrazione di immaturità politica, di arroganza e di sete di potere dei 5 Stelle, hanno dimostrato in modo inconfutabile che non sarebbe ipotizzabile governare con loro".

Ha timore di un accordo imminente fra 5 Stelle e e Lega? "Francamente non vedo questo pericolo - sostiene il leader di Fi - Salvini finora si è comportato con correttezza nei nostri confronti. Credo che l’accusa di distruggere fosse obbiettivamente rivolta ad altri, non a noi. D’altronde il leader della Lega rappresenta una coalizione del 37%, non vedo che interesse avrebbe a rinunciare a questo per fare il partner di minoranza dei 5 Stelle. Sono certissimo, anche dai contatti avuti in queste ore, che continuerà a parlare e ad operare in nome dell’intero centrodestra".

Quanto all'ipotesi di un governo con il Pd o di un governo del presidente, Berlusconi ribadisce: "Per quanto riguarda il Pd, non stiamo cercando un’interlocuzione politica con loro e non mi sembra neppure che da parte loro ci siano segnali di disponibilità. Quindi il tema non si pone neppure". C'è il rischio di un ritorno al voto? "Se non si trova nessuna soluzione, mi sembra inevitabile. Però sarebbe un peccato", commenta, affermando poi che "un governo che escluda le elezioni, fra Pd e 5 Stelle, sarebbe un ennesimo tradimento della volontà degli elettori. Finirebbe malissimo in tempi molto brevi".

Infine, il leader di Fi torna a parlare della sentenza di Palermo, che, "nella sua assurdità, dovrebbe scuotere la sensibilità e la coscienza degli italiani. La condanna di servitori dello Stato che hanno inferto dei colpi decisivi alla criminalità mafiosa è un’autentica vergogna".

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