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Fico esploratore, l'ascesa dell'ortodosso M5S

24 aprile 2018 | 13.50
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Roberto Fico è l'uomo chiave di questa fase politica. Tutti gli occhi sono puntati su di lui. Il presidente della Camera dovrà verificare entro giovedì prossimo, nell'ambito del mandato esplorativo affidatogli dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la possibilità di dar vita a una maggioranza di governo tra Pd e M5S. Ma qual è la sua storia e com'è arrivato a svolgere il delicato ruolo di esploratore?

Napoletano della Napoli bene -quartiere Vomero- sorridente e affabile, grillino della prima ora e di razza, Fico è nato il 10 ottobre 1974. Ha un diploma al Liceo classico Umberto I, una laurea con lode in Scienze della Comunicazione a Trieste con un'esperienza a Helsinki, dove ha vissuto per il progetto studi Erasmus.

Prima di approdare a Montecitorio, nel 2013, ha lavorato prevalentemente nel settore della comunicazione, uffici stampa compresi, ma è stato impiegato anche in un call-center per un anno. Considerato l'anima che incarna la sinistra del Movimento, Fico ha fondato nel 2005 il meetup Amici di Beppe Grillo di Napoli.

Uomo fidato di Grillo e Gianroberto Casaleggio, prima di entrare a Montecitorio e diventare presidente della Commissione di Vigilanza - con rinuncia all'indennità e all'auto blu - è stato candidato a governatore della Campania, a sindaco di Napoli (sesto, dietro Clemente Mastella), ma anche, nel 2013, alla presidenza della Camera.

Dai vertici M5S viene indicato nel direttorio che affianca Grillo nel novembre 2014. Oltre a Fico e Di Maio ne fanno parte anche Alessandro Di Battista, Carla Ruocco e Carlo Sibilia. Descritto dai retroscena come il capo degli ortodossi, di certo in questi anni ha avuto alti e bassi con Di Maio e con il cambio di pelle che ha segnato il Movimento.

Quando scoppia il caso Muraro in Campidoglio la distanza tra i due diventa ampissima e scende il gelo quando Di Maio diviene candidato premier e capo politico del Movimento, tanto che Fico non sale sul palco di 'Italia 5 Stelle' che ne sancisce l'incoronazione. Lui, 5 Stelle della prima ora e da molti considerato "più grillino di Grillo", fatica a scendere a patti con la metamorfosi del Movimento che ha visto nascere.

Ma in questi mesi i due hanno lavorato fianco a fianco, ricostruendo la fiducia reciproca e mettendo da parte i rancori del passato. Anche ora che Fico è chiamato a svolgere il ruolo di esploratore la fiducia è piena. I vertici grillini non hanno dubbi: "Non tradirebbe mai Luigi".

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