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Euro e governo, lite Grillo-Renzi

04 maggio 2018 | 12.24
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(Fotogramma)
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Botta e risposta tra Beppe Grillo e Matteo Renzi. "Se noi siamo un'unione di Paesi, dovremmo condividere. Perché ci sono due economie... quella del Nord e del Sud. E noi, gli italiani, noi siamo nel Sud", dice il fondatore del Movimento 5 Stelle in un'intervista al francese 'Putsch' parlando dell'Ue. "Ho dunque proposto un referendum per la zona Euro - aggiunge - Voglio che il popolo italiano si esprima. Il popolo è d'accordo? C'è un piano B? Bisogna o no uscire dall'Europa?".

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Quanto alla "legge elettorale è stata decisa attorno a un tavolo per impedirci di governare. Allora che cos'è la democrazia? Io non lo so, ma la democrazia dovrebbe consentire a chi raccoglie la maggioranza dei voti di governare". "Oggi siamo in post-democrazia", incalza Grillo secondo il quale "c'è stato un colpo di Stato alla rovescia. Si è usata la democrazia per distruggerla. Di fatto, a causa di una legge elettorale ci siamo ritrovati - già lo sapevamo - in un'impasse".

RENZI - "Per due mesi hanno fatto i bravi, 'gli istituzionali'. Oggi capiscono finalmente di non avere i numeri per palazzo Chigi e quindi sbroccano - scrive Matteo Renzi su Facebook - Beppe Grillo addirittura torna a proporre referendum sull'Euro e accusa gli altri partiti di colpo di Stato per la legge elettorale, dimenticando che grazie al Rosatellum i Cinque Stelle hanno preso il 36% dei seggi, nonostante si siano fermati al 32% dei voti".

"Contrordine dal blog: il Pd torna a essere un partito di delinquenti, non più il compagno di strada verso il governo. Sui social tornano gli insulti, le campagne di odio condotte dai finti profili, il giustizialismo - prosegue l'ex segretario dem - Quando vedo certe capriole, sono orgoglioso di aver contribuito - insieme a tanti altri militanti - a evitare l'accordo tra il Pd e i Cinque Stelle. Lo ripeto: sono orgoglioso".

"Perché non è stata una ripicca, ma solo una constatazione: rispetto ai dirigenti Cinque stelle noi abbiamo una diversa concezione dell'Europa, del lavoro, del futuro, dei diritti, della lotta politica contro gli avversari - scrive ancora Renzi - Massimo rispetto per gli elettori che hanno scelto i Cinque Stelle. Se hanno i numeri per governare, governino. Ma massimo rispetto anche per chi non vuole finire la propria esperienza come partner di minoranza della Casaleggio e Associati srl".

FRANCESCHINI - ''Penso che la riflessione di Renzi sia superficiale e sbagliata" commenta Dario Franceschini. "Proprio il fatto che Grillo e 5 Stelle tornino, fallita una prospettiva di governo e avvicinandosi le elezioni, ai toni populisti e estremisti, dimostra che avremmo dovuto accettare la sfida di un dialogo proprio per portarli a rapportarsi con la realtà di una azione di governo reale che non si affronta con grida e slogan - spiega il ministro della Cultura - Come evolve un movimento che raccoglie il consenso di un terzo degli italiani riguarda anche il Pd e tutto il Paese ed è miope pensare sia un vantaggio che regredisca a posizioni populiste''.

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