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Lega-5S, quattro giorni per un governo

10 maggio 2018 | 13.17
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Al termine del faccia a faccia a Montecitorio, Matteo Salvini e Luigi Di Maio assicurano con una nota congiunta che sono "stati fatti passi in avanti significativi" per la composizione del governo, ma restano vari nodi da sciogliere sul tavolo e per questo M5S e Lega stanno valutando la possibilità di chiedere al capo dello Stato Sergio Mattarella un ulteriore 'tempo supplementare' per la definizione del programma e della futura squadra. L'obiettivo è chiudere la partita entro lunedì con la lista dei ministri. E già domani il capo politico del M5S e il segretario del Carroccio dovrebbero rivedersi.

I TAVOLI - Intanto, una prima road map inizia a delinearsi. "Oggi pomeriggio ci sarà la prima riunione con i responsabili tecnici dei diversi settori MoVimento 5 Stelle e Lega" scrivono i due leader nella nota congiunta. Poi, uscendo dalla Camera, Di Maio sottolinea: "Faremo dal pomeriggio con la Lega tavoli ad oltranza per scrivere il contratto di governo, che resta il punto centrale ed è sul modello tedesco".

"Abbiamo raggiunto un grande obiettivo - ha poi aggiunto il leader pentastellato in una diretta Facebook -. Però adesso passiamo il prima possibile a dare un governo all'Italia. Alle 9 ho incontrato Matteo Salvini e convenivamo tutti e due sul fatto che si debba iniziare a parlare di temi. I temi e le soluzioni ai problemi degli italiani che aspettiamo da 30 anni".

IL NODO PREMIERSHIP - Sul tavolo resta innanzitutto la questione della premiership, che una volta risolta potrebbe sbloccare a 'cascata' le altre caselle chiave, a cominciare dal ministero dell'Economia. "L'uno tira l'altro, la scelta del premier è legata a doppio filo con la poltrona di via XX settembre" dice un big grillino.

"NOME TERZO E TRIUMVIRATO" - E mentre si avviano i tavoli tecnici per mettere a punto un possibile programma di governo, fonti autorevoli del M5S spiegano all'Adnkronos che il nodo della premiership si sbroglierà così: attraverso un nome terzo indicato per Palazzo Chigi -nome gradito a Lega e Movimento e che si spera di portare al Colle già domenica assieme al contratto di governo che le due parti confidano di chiudere nelle prossime 72 ore- con Luigi Di Maio e Matteo Salvini in un ruolo forte e di affiancamento, una sorte di 'co-premierato'. Un nome terzo, di altro profilo e con un'impronta politica forte. "Non un tecnico alla Monti, per intenderci".

NAUFRAGA IPOTESI STAFFETTA - Si tratterà, spiegano le stesse fonti, di una specie di "triumvirato" di fatto, dove le decisioni verranno assunte collegialmente. Naufraga, dunque, l'ipotesi di una staffetta Di Maio-Salvini, e a pesare, sostengono autorevoli fonti parlamentari grilline, sarebbe stato anche il presunto veto posto nei giorni scorsi su Di Maio o Salvini presidenti del Consiglio da Silvio Berlusconi, una delle condizioni che il Cavaliere avrebbe posto per farsi di lato e consentire la nascita di un governo 5 Stelle-Lega. A far la parte da leone, spiegano dallo staff del Movimento, sarà comunque il contratto di governo che andrà realizzato punto dopo punto.

IL TOTO NOMI - Mentre si continua a parlare di Giancarlo Giorgetti come possibile premier (assieme ai nomi circolati in queste ultime ore), chi ha avuto modo di sentirlo assicura che il numero due di via Bellerio non avrebbe alcuna intenzione di assumere la guida del nuovo esecutivo M5S-Lega.

Potrebbe però aprirsi qualche spiraglio per un ruolo comunque importante e operativo ma più in linea con la sua volontà di tenere un low profile (come, ad esempio, il posto di vicepremier).

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