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Governo

Carta coperta per il premier

14 maggio 2018 | 07.23
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Il governo tra Lega e Movimento Cinque Stelle prende forma: c'è l'intesa sul programma e sembra essere venuta meno anche la distanza sul nome da indicare al Quirinale come prossimo premier. È questo il risultato di una due giorni di incontri al Pirellone, a Milano, a cui hanno partecipato, tra gli altri, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. "Stasera - ieri ndr. - chiameremo il Presidente Mattarella", ha detto il segretario del Carroccio, al termine dell'incontro riservato in uno studio di commercialisti. Un solo nome verrà fatto al Capo dello Stato, il premier "sarà politico, mai tecnico", ha sottolineato il leader pentastellato.

E in serata è arrivata agli Uffici della presidenza della Repubblica la telefonata con la quale i due schieramenti hanno annunciato di essere pronti a riferire, da oggi, sull'esito del confronto sia sui contenuti programmatici che sulla proposta per la guida dell'esecutivo. Resta ancora il riserbo sul nome, una figura di "altissimo profilo", come raccomandato dal Quirinale. Archiviata l'ipotesi staffetta, e dato per certo il passo indietro dei due leader dalla guida di Palazzo Chigi, rimane da capire chi sarà la figura 'terza', in grado di mettere d'accordo Lega e M5S.

Fonti interne ai due schieramenti spiegano che "qualsiasi sarà il profilo scelto avrà comunque un programma di governo e un indirizzo politico molto forte", con le figure di Di Maio e Salvini a mantenere "un ruolo fondamentale, indipendentemente dalla loro presenza interna nell'esecutivo". Più semplice appare invece l'intesa sui ministri: Giustizia, Economia, Esteri e Difesa potrebbero essere affidati al Movimento; al Carroccio la guida dei dicasteri Interno, Sviluppo economico, Agricoltura e Welfare.

Partita chiusa sul fronte del programma, dove restano da limare solo i dettagli. "Si sta scrivendo la storia", il commento di Di Maio lasciando il Pirellone. C'è "un ottimo clima al tavolo, si stanno affrontando dei temi importantissimi che rappresentano tutte le esigenze degli italiani".

In serata è stata ultimata la seconda bozza del contratto - i lavori ripartiranno oggi pomeriggio a Roma -, "dovremo rileggerlo e limarlo, ma sostanzialmente è la versione definitiva", le parole degli sherpa al termine della riunione di ieri.

Flat tax, legge Fornero e lotta all'immigrazione clandestina i punti più a cuore della Lega, reddito di cittadinanza e legge sul conflitto di interesse quelli dei pentastellati. Convergenza anche sull'Ilva di Taranto e sul taglio delle tasse, sul rilancio delle infrastrutture e il contrasto alla disoccupazione, su riduzione della burocrazia, tutela dell'ambiente e legittima difesa. Visione comune sui capitoli scuola, sanità e sull'Europa completano il 'Contratto per il governo del cambiamento'.

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