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Renzi: "Non hanno più scuse"

24 maggio 2018 | 12.49
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Renzi:

"E alla fine, dopo 80 giorni, ci siamo. Nel tempo necessario a fare un celebre giro del mondo letterario, l’alleanza tra Lega e Beppe Grillo ha più modestamente scritto un contratto e partorito il governo delle larghe intese populiste". Lo scrive Matteo Renzi nella sua enews.

"Adesso loro diventano il potere, loro diventano l’establishment, loro diventano la casta. Non hanno più alibi, non hanno più scuse, non hanno più nessuno cui dare la colpa. È finito il tempo delle urla: tocca governare. Ne saranno capaci? Auguri e in bocca al lupo a tutti noi - prosegue l'ex segretario del Pd - Sarebbe estremamente facile per noi giocare sulle incoerenze che caratterizzano la nuova maggioranza. Ci hanno spesso rinfacciato le mie contraddizioni, a cominciare dal non aver abbandonato la politica dopo il referendum. Tutte cose alle quali ho risposto nel merito ma che i nostri avversari liquidavano con 'Noi siamo coerenti, voi no'".

"Da oggi non se lo possono più permettere. Perché devono governare l’Italia, non strillare su Facebook. E se cercate l’incoerenza, da oggi, la troverete davvero", sottolinea ancora Renzi.

"La politica porta ai compromessi. L’importante è mantenere l’onestà intellettuale di chiamare le cose con il loro nome", scrive nella sua enews. E spiega: "Vedrete i prossimi giorni sui social. Mi immagino le istruzioni dal Sacro Blog. Attenzione, attenzione: ciò che prima chiamavamo 'inciucio' adesso si chiama 'terza repubblica'. Ciò che prima chiamavamo 'spartizione di poltrone' adesso si chiama 'governo del cambiamento'. Il ministro dell’Interno che garantisce la maggioranza con i propri voti che prima chiamavamo 'Alfano traditore' adesso si chiama 'Salvini responsabile'. Colui che prima chiamavamo 'Premier non eletto da nessuno' oggi si chiama 'Servitore dello Stato incaricato dal presidente della Repubblica'".

L'ex segretario trascrive un post del 2014 in cui Luigi Di Maio criticava la staffetta e il premier non eletto. "L’onestà intellettuale porterà sicuramente il Ministro del Lavoro in pectore a riconoscere che è esattamente la stessa identica situazione che si è verificata adesso", scrive Renzi. Che parla anche di Alessandro Di Battista: "Aveva garantito che in caso di accordo con la Lega lui avrebbe lasciato il Movimento Cinque Stelle: non risulta sia accaduto".

"Adesso tocca a loro. Noi faremo l’opposizione civile perché una democrazia ha bisogno anche dell’opposizione civile. E ci prepareremo al futuro. Che arriverà prima del previsto, ne sono convinto" afferma l'ex premier.

"E' necessario che l’opposizione, a cominciare dal Pd, si attrezzi. Con calma, senza isterismi, senza rabbia. E senza soprattutto parlarsi addosso - continua l'ex segretario dem - Perché noi siamo orgogliosi di essere diversi, alternativi alle urla, alle fake news. Per questo sono rimasto molto sorpreso dal tono dell’assemblea nazionale del Pd di sabato: mi era stato chiesto di rinunciare a parlare per dare un messaggio unito e coeso all’esterno. Ho evitato dunque di pronunciare il mio discorso e mi scuso con chi mi ha scritto in questi giorni criticandomi per aver rinunciato. E ciò nonostante le liturgie del Pd hanno mandato in onda in streaming l’ennesimo psicodramma incomprensibile agli addetti ai lavori, figuriamoci ai cittadini".

"Basta con le risse senza senso, vi prego - sottolinea - E con divisioni sul nulla. Noi dobbiamo pensare a costruire un’opposizione degna di questo nome e prepararci a costruire l’alternativa se loro falliranno, quando loro falliranno. Al Governo, adesso, ci sono gli altri".

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