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Staff premier, i nomi in pole

08 giugno 2018 | 06.52
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Non c'è ancora nulla di ufficiale. Nominati i ministri, bisognerà prima completare la squadra del 'sottogoverno' (sottosegretari e viceministri) per capire quale sarà lo staff del premier Giuseppe Conte e dei suoi vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio a palazzo Chigi. Tra tante voci circolate in questi giorni, l'unico punto fermo è Rocco Casalino, dominus della comunicazione pentastellata, portavoce del presidente del Consiglio-prof, con Maria Chiara Ricciuti in pole per il ruolo di capo ufficio stampa della presidenza del Consiglio e Nicola Virzì, in arte 'Nik il nero', favorito nelle vesti di 'fotografo-videomaker del palazzo'. Pietro Dettori, invece, fedelissimo di Davide Casaleggio e socio dell'Associazione Rosseau, potrebbe fare il capo di gabinetto dell'ufficio del presidente.

Per il posto di consigliere diplomatico si fanno i nomi di Pasquale Salzano e Pietro Benassi, il primo ambasciatore in Qatar e il secondo rappresentante a Berlino (Benassi viene dato in corsa pure come capo di gabinetto del ministro degli Esteri, Enzo Moavero). Matteo Salvini proprio ieri ha annunciato la nomina del suo capo di gabinetto, il prefetto di Bologna Matteo Piantedosi.

Quanto alla 'geografia interna', ovvero alla distribuzione delle stanze nella sede del governo, Conte, raccontano, ha già preso possesso del suo studio (l'insediamento è avvenuto dopo il giuramento al Colle) al primo piano nell'area più antica di palazzo Chigi, quella degli appartamenti Aldobrandini-Deti, risalenti al '500, con le finestre che si affacciano su piazza Colonna e via del Corso. Il premier non avrebbe, però, deciso se dormire o meno nell'appartamento di servizio a lui riservato, al terzo piano.

Sempre al primo piano, ma nell'ala opposta a quella dell'ufficio del presidente del Consiglio, ha trovato sistemazione Giancarlo Giorgetti, 'vice' di Salvini e fresco sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport. Considerato il 'Gianni Letta padano', Giorgetti lavorerà nella stessa stanza che fu dello storico braccio destro di Silvio Berlusconi durante i quattro governi del Cav. Lo stesso ufficio utilizzato da Romano Prodi e Bettino Craxi quando erano premier.

Resta, poi, il nodo del segretario generale della presidenza del Consiglio, carica attualmente ricoperta da Paolo Aquilanti: una casella molto ambita e strategica per la macchina organizzativa. Mentre il totonomine indica tra i papabili Gennaro Terracciano, Carlo Deodato e l'ex capo di gabinetto del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, Vincenzo Fortunato (dato in corsa pure come capo di gabinetto all'Economia), ai quartieri generali di Lega e M5S preferiscono tenere le bocche cucite, forse per non bruciare nessuno.

Di Maio avrebbe già scelto il suo capo di gabinetto al ministero dello Sviluppo economico: si tratta di Vito Cozzoli, attuale responsabile sicurezza della Camera ed ex capo di gabinetto del Mise quando era ministro Federica Guidi.

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