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Migranti, monsignor Perego: "Un fallimento il summit Ue"

29 giugno 2018 | 15.50
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(Afp)
(Afp)

Il vertice Ue è stato "certamente un fallimento". Monsignor Giancarlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio già direttore generale di Migrantes, l'organismo della Cei in prima linea nell'aiuto di migranti e rifugiti, dà voce a tutta la delusione della Chiesa nel commentare l'esito del summit a Bruxelles. "Si è trattato di un fallimento - dice all'Adnkronos- di cui forse è anche colpevole l'Italia perché non ha portato sostanze fondamentali in ordine alla condivisione della solidarietà di tutta Europa".

A modo di vedere del 'vescovo dei migranti', si arriverà "al tempo stesso, non solo all'isolamento per quel che riguarda il tema dell' immigrazione ma anche all'abbandono della politica dell'asilo e all' aumento dei morti in mare, che stiamo già vedendo, con il rischio di utilizzare risorse come è avvenuto per la Libia e la Turchia, dove ci saranno morti, anziché in mare, nel deserto". Per il presule, dunque, il summit Ue ha sancito una "grave battuta di arresto dell'Europa solidale e una grave battuta di arresto per la politica che doveva vedere l'Italia insieme al resto dell'Europa dell'ovest o puntare su una riforma del diritto d'asilo e portare ad un sistema asilo diffuso in tutti i paesi europei".

Quella di oggi, osserva dunque l'arcivescovo di Ferrara è un' "Europa meno responsabile nei confronti dell'asilo e meno solidale che rischia di aggravare anche i fondamentalismi, cioè il portare molti migranti verso una contrapposizione all'Europa. E questo è un aspetto che veramente si doveva evitare".

"L'Italia - dice il 'vescovo dei migranti' - sarà ancora più sola e ancora di più dovrà affrontare da sola questa tematica. Si illude che le chiusure possano portare sicurezza e anche il non affrontare questo tema dell'asilo che, ricordo, è un tema costituzionale, rappresenta illusioni che si scontreranno nel breve tempo di fronte alla realtà".

Intanto il ministro dell'Interno Salvini ha annunciato "porti chiusi per tutta l'estate alle navi delle Ong". Dice Perego: "Una scelta isolata che dice come l'Europa ormai non parli più e come non si legga il Mediterraneo come una strada sicura per tutelare l' asilo per chi ne ha diritto ma come un muro dietro il quale difendersi". Amara la considerazione del vescovo: "Siamo davanti al fallimento della politica italiana che porterà gravi conseguenze anche nei rapporti con i Paesi dell'Africa che sono i paesi emergenti e che comunque non si fermeranno e continueranno il loro cammino e non faranno che aumentare la tratta di esseri umani attraverso altre vie, creando altra insicurezza".

Monsignor Giancarlo Perego, ha davanti agli occhi un "quadro fosco, per cui non si vede nessuno sbocco se non uno scatto di responsabilità dei Paesi europei. Per quel che riguarda l' Italia, speriamo che l'attuale governo non butti a mare il sistema asilo che si sta costruendo attorno allo Spar, indicato dal ministero dell'Interno con l'Anci".

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