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Commissioni, partita aperta

03 luglio 2018 | 06.59
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(Fotogramma)
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Resta ancora tutto da sciogliere il nodo della Vigilanza Rai e del Copasir, primo banco di prova per la tenuta degli equilibri interni alla maggioranza gialloverde e del suo rapporto con le opposizioni. Oggi scade il termine fissato dai presidenti di Camera e Senato per la consegna della lista dei componenti di entrambe le commissioni, ma difficilmente verrà rispettato. Allo stato, non è stato calendarizzato nulla in Parlamento e non si vedono vie d'uscita dall'impasse attuale. Più probabile che tutto venga rinviato, forse alla prossima settimana. ''Anche perché", spiega un big di Forza Italia che sta seguendo da vicino il dossier, ''quello in scadenza non è un termine perentorio''.

In realtà, raccontano, "se non c'è prima un accordo sui presidenti, non ci sarà nessuna griglia dei nomi, la partita è aperta''. Ed è proprio questo il punto: il Pd non si fida e prima di presentare la sua lista vuol prima avere garanzie sulla presidenza del Copasir a Lorenzo Guerini. Garanzie che nessuno può assicurare in questo momento. A mettersi di traverso sarebbe stata la Lega. Negli ultimi giorni, riferiscono fonti del centrodestra, sarebbe tornato forte il pressing di Matteo Salvini che non intende mollare la presa e cedere il Comitato parlamentare di controllo sull'intelligence a un 'renziano'.

Per il Carroccio meglio assegnare la guida del Copasir all'alleato-oppositore Fratelli d'Italia o a un esponente azzurro come Paolo Romani, piuttosto che affidarla nelle mani di Matteo Renzi. Per i dem un elemento chiarificatore potrà arrivare probabilmente dal rientro del viaggio negli States della presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati. In attesa che si sblocchi la situazione, Forza Italia, intanto, continua a puntare ufficiosamente tutte le sue carte sulla Vigilanza Rai (il favorito resta Maurizio Gasparri).

Oggi, a quanto si apprende, i capigruppo alla Camera e al Senato, Maria Stella Gelmini e Anna Maria Bernini, dovrebbero sentirsi e vedersi per fare il punto e definire le 'delegazioni forziste' nelle due commissioni di garanzia. Forza Italia, raccontano, non intende cedere sulla Vigilanza Rai, forte del fatto che resta determinante per l'ok alla nomina dei vertici di viale Mazzini: sia il presidente che l'ad della Rai, anche se indicati dal governo, dovranno poi avere il via libera della maggioranza dei due-terzi in Vigilanza ed ecco che diventa necessaria per M5S e Lega trovare un'intesa con Fi.

Secondo le ultime indiscrezioni raccolte in Transatlantico, le 'caselle' sarebbero così suddivise: ai Cinquestelle spetterebbero 7 componenti a Montecitorio e 7 a palazzo Madama, mentre alla Lega, rispettivamente, andrebbero 4 e 3 rappresentanti (in totale l'intesa Cinquestelle-Carroccio si assicurerebbe 21 posti, la maggioranza appunto). Il Pd avrebbe 4 membri alla Camera e 3 al Senato, a fronte di 3 deputati e 4 senatori di Forza Italia. In base allo stesso schema Fratelli d'Italia, invece, potrebbe contare su un deputato e un senatore; Leu otterrebbe un solo deputato, il gruppo Misto e quello 'Per le autonomie' incasserebbero un senatore a testa.

Prende intanto forma la rosa dei possibili componenti M5S del Copasir e della Commissione di Vigilanza Rai. A quanto apprende l'Adnkronos, hanno proposto la loro candidatura per un posto nel Copasir i seguenti senatori: Fabrizio Ortis, Rossella Accoto, Iunio Valerio Romano, Grazia D'Angelo, Gianmarco Corbetta, Francesco Castiello, Maria Laura Mantovani, Saverio De Bonis, Marinella Pacifico, Primo Di Nicola. Si sono invece fatti avanti per la Vigilanza di Viale Mazzini: Maria Laura Mantovani, Elena Botto, Pasqua L'Abbate, Felicia Gaudiano, Gianluigi Paragone, Francesco Mollame, Sabrina Ricciardi, Saverio De Bonis, Alberto Airola, Mario Turco, Fabio Di Micco, Bianca Laura Granato, Stefano Lucidi, Primo Di Nicola, Francesco Castiello, Giuseppe Auddino, Danila De Lucia, Angela Anna Bruna Piarulli, Luigi Di Marzio, Loredana Russo, Gelsomina Vono, Lello Ciampolillo. Al termine di una votazione interna, saranno 7 i senatori M5S che verranno indicati per la Vigilanza, mentre al Copasir siederà un solo esponente grillino di Palazzo Madama.

Un eventuale rinvio sposterebbe l'insediamento della Vigilanza tra sette giorni e renderebbe opportuno far slittare dall'11 al 18 luglio il giorno in cui il Parlamento dovrà eleggere quattro membri del Consiglio di amministrazione scaduto a giugno. Il Cda dell'azienda di viale Mazzini è stato convocato per oggi pomeriggio, alle 17, con all'ordine del giorno l'indicazione della data per l'elezione da parte dei dipendenti dell'unico componente di loro spettanza. L'obiettivo è far collimare la data dell'elezione del rappresentante dei dipendenti con quella del voto per i 4 componenti di nomina parlamentare.

Uno stallo politico sui vertici di Vigilanza e Copasir e sulla 'lista' dei relativi componenti renderebbe comunque difficile far coincidere le date. In casa Cinquestelle è intanto partita una 'call' per raccogliere le candidature dei parlamentari pentastellati in entrambe le 'bicamerali'.

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