Dopo il ricalcolo dei vitalizi destinati agli ex deputati, il Movimento 5 Stelle 'affila le armi' e si prepara a una nuova battaglia 'anti-casta': l'abolizione dell'impignorabilità dello stipendio dei parlamentari. "Sono orgogliosa di presentarvi una proposta di legge che ho depositato e che a breve sarà disponibile su Rousseau; non so se lo sapete, ma lo stipendio di noi parlamentari non può essere pignorato o sequestrato. Lo stipendio del parlamentare è di fatto intoccabile. E' un privilegio introdotto da una legge del 1965 che impedisce ai creditori dei deputati e dei senatori di rivalersi sull'indennità e sulla diaria. E' ora di dire basta anche a questa assurdità andata avanti per più di 50 anni!", annuncia Maria Edera Spadoni, deputata M5S e vicepresidente della Camera, con un post sul Blog delle Stelle.
"I cittadini - prosegue Spadoni - pagano le tasse e non godono di nessun privilegio; se anzi si trovano in difficoltà il loro stipendio può essere pignorato. Mi chiedo allora: perché un cittadino viene penalizzato rispetto ad un parlamentare? Ebbene, ho deciso di porre fine a questa ingiustizia depositando una proposta di legge che rispetti il principio di eguaglianza sancito dall'articolo 3 della Costituzione: i parlamentari devono essere trattati esattamente come un qualsiasi altro lavoratore italiano". "Bisogna combattere con ogni mezzo contro questa diseguaglianza tra i cittadini e i parlamentari; norme come queste non fanno altro che allontanare le persone dalla politica. Noi vogliamo esattamente il contrario", conclude l'esponente 5 Stelle.