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Diciotti

Salvini contro tutti

23 agosto 2018 | 08.37
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Matteo Salvini (Fotogramma)
Matteo Salvini (Fotogramma)

"O cambiate ministro o cambiate Paese". Prova di forza di Matteo Salvini sul caso della nave Diciotti, bloccata da lunedì sera al porto di Catania con 177 migranti a bordo. Il vicepremier e ministro dell'Interno va allo scontro frontale con Bruxelles, sfida le Procure, attacca il presidente della Camera Roberto Fico e avverte che senza il suo permesso non sbarca nessuno. "Se vogliono intervenire il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio lo facciano, ma - assicura - non lo faranno con il mio consenso".

L'ATTACCO A BRUXELLES - Dando il via libera allo sbarco dei minori dalla Diciotti, Salvini dice: "Faccio un passo avanti, nonostante l'Europa, vigliacca, stia zitta, nonostante Bruxelles dorma. I bambini a bordo della nave possono scendere" ma "gli altri no". "In queste ore stiamo battagliando perché gli altri paesi europei si prendano le loro responsabilità e accolgano una parte dei 177 a bordo della nave Diciotti ma non è la soluzione finale. La soluzione definitiva- afferma - è non fare arrivare più nessuno irregolarmente in Europa".

LA SFIDA ALLE PROCURE - Riguardo alle inchieste in corso sulla vicenda, il titolare del Viminale scrive su Facebook: "Pare che per la nave Diciotti, ferma nel porto di Catania, la Procura stia indagando 'ignoti' per 'trattenimento illecito' e sequestro di persona. Nessun ignoto, indagate me!". E ancora: "Vogliono processarmi o arrestarmi? Facciano pure, io non sono solo". "Ho promesso di difendere confini e sicurezza degli Italiani, questo faccio da due mesi da quando sono ministro, questo - afferma - continuerò a fare. 700.000 immigrati sbarcati coi governi di sinistra mi sembrano abbastanza!".

LO SCONTRO CON FICO - Lo scontro più duro è con il presidente della Camera Roberto Fico. Ad accendere la miccia sono le parole della terza carica dello Stato, secondo cui i migranti a bordo della nave "devono poter sbarcare". Non possono essere più trattenuti a bordo, "poi - aggiunge - si procederà alla loro ricollocazione nella Ue". Dichiarazioni che scatenano la reazione di Salvini. "Tu fai il presidente della Camera, io il ministro dell'Interno", sottolinea il leader della Lega. La controreplica di Fico non si fa attendere. "Per me - spiega - fare il presidente della Camera significa fare sì che lo Stato non rinneghi mai principi fondamentali e dignità umana. Sono stato eletto per questo - conclude -, rinunciando allo stipendio da presidente".

L'AFFONDO CONTRO IL PD- Salvini non risparmia neanche il Pd. "Ho visto - dice - che sulla nave Diciotti c'è Martina. Poveretto, poveri elettori del Pd, mi fate tenerezza". "Mi auguro - aggiunge - che il segretario del Pd rimanga a lungo su quella nave perché se l'Europa non fa quello che deve, per quanto mi riguarda le navi come arrivano possono tornare indietro". Poi l'affondo: "Se l'opposizione oggi in Italia non la fa più il Pd ma Asia Argento, Roberto Saviano, Gad Lerner insieme a qualche rapper senza arte né parte, resteremo al governo per i prossimi 30 anni. Quindi - conclude - lunga vita a loro".

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