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Ex giocatore dello Zenit denuncia: ''Comprammo un arbitro in coppa Uefa''

02 aprile 2014 | 17.43
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Ex giocatore dello Zenit denuncia: ''Comprammo un arbitro in coppa Uefa''

Oslo, 2 apr. (Adnkronos/Dpa) - I giocatori dello Zenit San Pietroburgo avrebbero comprato l'arbitro di una partita di coppa Uefa. A lanciare la pesante accusa è Erik Hagen, ex internazionale norvegese che giocò nel club russo dal 2005 al 2008, dalle colonne del quotidiano 'VG'. Nell'intervista il 38enne ex difensore, che vanta 28 presenze con la nazionale norvegese, ha ricostruito così il presunto episodio.

''Uno dei nostri giocatori conosceva l'arbitro e già questo è sospetto. Avevamo dei bonus pazzeschi per le partite in Europa, 12mila dollari a testa. Prima della partita quel giocatore ci disse che dovevamo dare 3mila dollari a testa all'arbitro per vincere'', è la versione dei fatti fornita da Hagen al quotidiano norvegese. L'ex difensore non ha spiegato quando sarebbe avvenuto il presunto accordo illecito, limitandosi a fornire un indizio: in quella gara ci furono quattro segnalazioni dubbie di fuorigioco su occasioni da gol della squadra avversaria.

L'arbitro tirato in ballo da Hagen, contattato telefonicamente da 'VG', ha respinto in modo perentorio le accuse assicurando di non avere mai ricevuto nessuna proposta illecita. Sempre secondo quando riferito da Hagen, le combine erano una prassi consolidata anche nel campionato russo. ''Le nostre ultime dieci gare? Mio Dio...Tutte le decisioni degli arbitri erano a nostro favore. E' stato vergognoso'', ha affermato ancora l'ex giocatore alludendo al 2007, anno in cui lo Zenit vinse il titolo in Russia.

La tesi di Hagen è supportata anche dal connazionale Joergen Jalland, che giocò una stagione al Rubin Kazan e secondo il quale ''era normale andare in campo e avere l'impressione che il risultato fosse già deciso''. A volte, hanno sostenuto entrambi, bastava aspettare dieci minuti di gioco per capire se una partita fosse o meno combinata.

Anche lo Zenit ha respinto seccamente le accuse esprimendo ''profonda sorpresa'' per le parole dell'ex giocatore. Dopo la sua denuncia Hagen ha incontrato la federcalcio norvegese, che gli avrebbe espresso il proprio apprezzamento per il coraggio dimostrato. Nessun contatto invece con la Uefa, anche se Hagen si è detto pronto a confermare tutto davanti alla federcalcio europea: ''Se mi chiamassero, direi esattamente lo stesso''.

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