Monaco, 14 mag. - (Adnkronos/Dpa) - La difesa del "patron" della Formula 1, Bernie Ecclestone, è stata sorpresa oggi, nel corso del processo per corruzione, per la comparsa di una prova che svela che il fondo di investimento vicino al britannico è stato favorito, per aggiudicarsi i diritti di trasmissione della F1 nel 2006, nonostante l'esistenza di un'offerta migliore. Peter Noll, il giudice di Monaco che si occupa del processo per presunta corruzione di Ecclestone nei confronti dell'ex dirigente della banca semipubblica tedesca BayernLB, Gerhard Gribkowsky, che deteneva i diritti di trasmissione della F1, ha letto una mail della società di investimento statunitense Bluewater che contraddice la versione che il fondo CVC fosse il migliore offerente. Nella mail, Bluewater si offriva di pagare 1 miliardo di euro per il pacchetto di maggioranza delle azioni della Formula 1 o nel caso di migliorare del dieci percento qualunque altra offerta.
L'ex dirigente del banca BayernLB-Vorstand, Gerhard Gribkowsky, che assicura che Ecclestone pagò 32 milioni di euro (44 milioni di dollari) per favorire la vendita dei diritti al fondo CVC, ma ha negato di aver respinto un'offerta superiore agli 850 milioni di dollari (620 milioni di euro) sborsati dal fondo vicino ad Ecclestone. Secondo Gribkowsky che sta scontando una condanna per corruzione e frode fiscale, la Bluewater offrì tra i 600 ed i 650 milioni di dollari (dai 430 ai 470 milioni di euro). Ed ha precisato di non ricordare la mail in questione. "Inoltre, mi sembra poco professionale subordinare la propria sorte all'offerta di un rivale", ha commentato. La banca tedesca ha poi venduto la sua partecipazione nella Formula 1 al gruppo d'investimento CVC per 850 milioni di dollari. La banca però chiede al magnate britannico il pagamento di un risarcimento, ipotizzando di avere potuto ricevere più denaro dalla vendita, se Ecclestone non si fosse accordato con Gribkowsky.
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