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Sudamerica-Europa 6-2, in Brasile vita dura per le Nazionali del Vecchio Continente

22 giugno 2014 | 13.39
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Tra caldo, tifo e motivazioni, lo ‘strapotere’ delle latino-americane dopo i primi 10 giorni di gare. Nello otto sfide il bilancio è 6-2 in favore delle squadre dell’america del Sud

Sudamerica-Europa 6-2, in Brasile vita dura per le Nazionali del Vecchio Continente

Prima di scommettere su una vittoria al Mondiale di una formazione del Vecchio Continente è il caso di guardare l’andamento dei primi 10 giorni di gare: dopo otto sfide tra formazioni latino-americane ed europee il bilancio è 6-2 in favore delle nazionali sudamericane.

Brasile e Argentina sembrano essere le più attrezzate per raggiungere la finale del Maracanà in programma il prossimo 13 luglio ma gli esperti indicano come possibili sorprese Cile, Uruguay, Messico e Colombia che hanno ben impressionato dopo le prime uscite. Senza citare la sorpresa Costa Rica ‘matador’ dell’Italia e in vetta alla classifica nel ‘girone della morte’, il D, dove giocano anche Uruguay e Inghilterra.

Molto probabile che al termine della fase a gironi siano 7 le formazioni latino-americane a qualificarsi agli ottavi, un record. Una situazione che in pochi avrebbero pronosticato alla vigilia con i campioni del mondo della Spagna battuti 2-0 dal Cile ed eliminati dal Mondiale, e la rivelazione Costa Rica, 28esima nel ranking Fifa, capace di superare 1-0 l’Italia. Le due uniche vittorie europee sono opera di Francia e Svizzera che hanno battuto Honduras e Ecuador nel girone E.

Una spiegazione del fenomeno può essere il fattore campo. Se Argentina, Cile e Colombia possono godere di una nutrita schiera di fan al seguito è anche vero che gran parte del pubblico neutrale che assiste ai match preferisce parteggiare per le sudamericane piuttosto che per le formazioni europee.

Secondo una leggenda del calcio brasiliano come Eduardo Concalves de Andrade, campione del mondo nel 70’ con la Selecao in Messico,”i sudamericani scendono in campo con maggior voglia di fare e orgoglio”. Una opinione condivisa dal ct azzurro Cesare Prandelli secondo il quale le latino-americane sono “più esplosive e reattive” delle nazionali europee. Altro fattore determinante sono le condizioni meteo con il clima tropicale che sta creando non pochi problemi. “Ho notato una capacità di reazione migliore nelle formazioni sudamericane in grado di trasformare più velocemente la fase difensiva in offensiva. Hanno l’approccio giusto e possono giocare più in scioltezza”, spiega il ct del belgio Marc Wilmots.

Se il trend dopo i primi 10 giorni di gare dovesse essere confermato non è da escludere un epilogo tutto di marca sudamericana considerando anche l’iniezione di fiducia che le prime uscite hanno regalato a queste nazionali. Citando l’attaccante della Costa Rica Bryan Ruiz autore del gol partita contro gli azzurri: “Dovevamo essere nel ‘girone della morte’ ma a soccombere per il momento sono stati gli avversari”.

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