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Ricciardo snobba la Ferrari: "E' il sogno di ogni driver? No, solo un cliché..."

22 luglio 2014 | 14.53
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Intervistato dall'Adnkronos l'italo-australiano della Red Bull, unico pilota a rompere l'egemonia Mercedes nella attuale stagione di F1: "Penso di poter lottare ad armi pari con Vettel in pista" /Foto

Ricciardo snobba la Ferrari:

"Speravo di fare un'annata così. Sapevo che se avessi fatto tutto nel modo corretto, sarebbe stato possibile. Raggiungere le Mercedes? Penso che quest'anno sarà difficile raggiungerli, hanno progettato una macchina fantastica e stanno dimostrando di essere i più forti". Daniel Joseph Ricciardo è soddisfatto della sua prima annata alla Red Bull, con un successo al suo attivo nel Gp del Canada, unico pilota a rompere l'egemonia Mercedes, anche se per ora le frecce d'argento di Nico Rosberg e Lewis Hamilton sembrano difficili da prendere. /Foto

Il pilota australiano, di origini italiane, dopo il sesto posto nel Gp di Germania e un lusinghiero terzo posto nella classifica del Mondiale piloti con 106 punti, davanti a Fernando Alonso e al campione del mondo in carica e compagno di squadra Sebastian Vettel, guarda con ottimismo alla prossima gara nel Gp di Ungheria. "Penso di poter lottare ad armi pari con Vettel in pista. Credo di aver iniziato l'anno molto bene, quindi il mio obiettivo è solo quello di continuare a fare quello che sto facendo. A questo livello di competizione è davvero difficile andare d'accordo con qualcuno, soprattutto quando si è in lotta per lo stesso obiettivo, ma il rapporto con Sebastian è buono e in ogni caso riusciamo a passare un sacco di tempo a ridere e scherzare", spiega Ricciardo, in un'intervista con l'Adnkronos.

Il pilota della Red Bull, anche se di origini italiane non sogna però di guidare la Ferrari. "Gareggiare per la Ferrari è ancora il sogno di qualsiasi pilota? A essere onesto credo che questo sia solo un cliché. Certo alcuni piloti hanno questo sogno, ma penso che sia legato al fatto che i loro genitori amavano la Ferrari per la sua grande storia e il patrimonio culturale".

Ci sono state molte polemiche sulla nuova F1, ma l'australiano non vede problemi. "Non tutti possono amare la F1. Se c'è qualcuno che pensa che sia noiosa è comprensibile. Io penso invece che sia uno sport davvero bello ed eccitante e mi piace vedere l'entusiasmo dei tifosi ai Gran Premi", spiega l'australiano.

Proprio il rapporto con i tifosi sta molto a cuore a Ricciardo. La Red Bull ha lanciato un contest, che mette alla prova la creatività e la fantasia dei tifosi di F1, per disegnare il suo casco: il Red Bull Helmet Art. La sfida questa volta si gioca sul campo dell'arte e del design per decretare il disegno più bello che sarà riprodotto sul casco che Daniel Ricciardo, indosserà nell'ultima gara della stagione nel week-end del 21-23 novembre. "Sono molto eccitato dal vedere cosa uscirà fuori da questo concorso, il 'Red Bull Helmet Art project'. Mi aspetto di vedere dei disegni molto diversi uno dall'altro, alcuni più colorati e fantasiosi, altri più semplici. Mi aspetto una grande varietà. Penso che sarà molto difficile scegliere e che ci saranno tanti disegni che mi piaceranno, ma sceglierò qualcosa di molto creativo e diverso da quello che indosso adesso. Voglio qualcosa di unico", aggiunge Ricciardo all'Adnkronos

Il pilota australiano ha sempre avuto un idolo nel circus. "Il mio idolo in F1 è sempre stato Ayrton Senna e da appassionato di motori mi piaceva molto Dale Earnhardt, sette volte campione Nascar e Chad Reed, il pilota australiano di Motocross". Grande stupore e commozione per quanto accaduto al sette volte campione del mondo di F1, Michael Schumacher. "Quando ho appreso la notizia, come tutti, sono stato triste e scioccato. Continuo a pregare per lui perché ne possa uscire al meglio".

Ricciardo è un grande appassionato di sport, ma è rimasto deluso da Brasile 2014. "Non ho seguito molto i mondiali. Ho seguito l'Italia e l'Australia e quando sono state eliminate, purtroppo al primo turno, ho perso interesse. Ho giocato una partita di calcio a Silverstone. Abbiamo tirato dei calci di rigore e poi ho dovuto destreggiarmi tra una palla da tennis e il mio feed. Ho fatto bene. Ho fatto 21..!", ha scherzato il pilota della Red Bull, che vede uscire il suo dna italiano soprattutto a tavola.

"Il mio dna italiano esce fuori sicuramente nel mangiare. Adoro il cibo italiano. Quando posso mangiare e allenarmi duramente mi piace il mio cibo. Vacanze? Amo nuotare e rilassarmi. Mi piacerebbe -conclude Ricciardo- un giorno trascorrere le ferie in Italia, mio padre era siciliano e quella potrebbe essere una bella destinazione così come un giorno vorrei andare in Sardegna. Amo l'Italia e in particolare il suo cibo".

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