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Tavecchio: "Conte ct sarà uno shock positivo per la Nazionale"

18 agosto 2014 | 19.43
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Primo Consiglio federale della Figc. Beretta e Macalli vicepresidenti. Il neo presidente torna sulle polemiche dei giorni scorsi: "Sono in pace con la coscienza e ho il massimo entusiasmo". Attesa per la presentazione del nuovo ct all'hotel Parco dei Principi di Roma. Da Siena alla Nazionale, il volo azzurro di Conte

Tavecchio (infophoto) - INFOPHOTO
Tavecchio (infophoto) - INFOPHOTO

"Conte ct è uno shock positivo". In occasione del primo Consiglio federale della Figc sotto la sua guida, il neo presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio è tornato sulla scelta dell'ex allenatore della Juventus quale nuovo tecnico della Nazionale, decisione che verrà ufficializzata martedì con la presentazione del nuovo ct all'hotel Parco dei Principi di Roma.

Tavecchio ha preferito non sbilanciarsi rimandando il discorso a martedì: "Critiche su contratto Conte? Vorrei rispondere domani dopo aver firmato il contratto con il tecnico, che ancora non è firmato. Abbiamo una stretta di mano, un gentleman agreement. Per il resto dobbiamo aspettare domani".

"Il contratto di Conte è in linea con la gestione precedente come impegno sul bilancio federale e avrà durata biennale. Conte assumerà anche la responsabilità di tutta la filiera delle Nazionali giovanili. La strategia non è cambiata", ha detto Tavecchio.

"Contratto con lo sponsor per Conte? Ora me lo faccio spiegare. Secondo me è un segnale di debolezza della federazione però prima vorrei conoscere i termini. Il valore dell'allenatore è assoluto". E' l'opinione espressa da Renzo Ulivieri, presidente dell'Assoallenatori.

"Conte è un tecnico preparato. Si parla della differenza tra un allenatore di club e uno della nazionale, ma chi sa fare l'allenatore sa fare anche il selezionatore. In più Conte ha una cosa importante per un ct, nella preparazione della gara e nella lettura durante la gara e' un allenatore molto bravo. Scelta valida lasciamo perdere le modalità -ha aggiunto Ulivieri-. Paolo Rossi team manager? Non so se lo ha già fatto, poi bisogna andare alla ricerca di competenze. Fino ad oggi si è operato sull'immagine, vedremo".

Sul nuovo tecnico è tornato anche il numero uno dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi: "Conte? Per lui parlano i risultati. Per anni il blocco Juve è stata la colonna portante della nostra nazionale. C'è intesa con parecchi dei ragazzi che vengono abitualmente convocati, e quindi può essere una scelta che può dare buoni frutti".

Il primo consiglio federale con il nuovo presidente è stata anche l'occasione per tornare sulle dure critiche delle scorse settimane. "Nella vita ho fatto 200 consigli comunali, 150 consigli della Lega dilettanti. Sono in pace con la coscienza e ho il massimo entusiasmo. Oggi è stato un giorno normale. Sono pronto per questo percorso ad ostacoli", ha spiegato Tavecchio. "Sono una persona tenace, non ho mai perso una elezione. Partito con handicap? Io non lo posso usare questo termine -ha detto Tavecchio-. Ho fatto un quadro parlando di accoglienza civile e individuavo un provvedimento che ha permesso a 12mila ragazzi di avere la possibilità di giocare. Questo è stato oscurato. Ho fatto una gaffe e mi sono scusato. Ho tre figli in adozione, ho fatto una cooperativa per il pomodoro. Le parole possono essere diverse ma la mia coscienza è tranquilla e serena, non ho mai pensato di offendere nessuno".

"Critiche del Coni? Non mi risultano critiche da parte di Malagò, la governance è al massimo livello. Ci sono Beretta e Macalli, non vedo atteggiamenti ostili da parte del Coni con il quale vogliamo avere rapporti amichevoli, facendo presente che siamo la federazione più importante", ha evidenziato il presidente della Figc.

Tra i primi atti del Consiglio federale la designazione dei due nuovi vicepresidenti. Ad affiancare Tavecchio saranno il numero uno della Lega di Serie A, Maurizio Beretta che sarà il vicario e il presidente della Lega Pro, Mario Macalli. Deciso anche il comitato di presidenza che sarà composto dal presidente federale, Carlo Tavecchio, dal vicepresidente vicario Beretta, dal rappresentante della Lega di Serie A, Claudio Lotito, da un rappresentante di Aic e Aiac, Renzo Ulivieri, e da un rappresentante della Lega Nazionale Dilettanti, il vicepresidente Alberto Mambelli.

Il Consiglio Federale della Figc ha approvato anche la modifica della norma sulla discriminazione territoriale che andrà immediatamente in vigore, intervenendo sui testi dell'art. 11 e 12 del Codice di giustizia sportiva. Quindi non costituisce più un comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, quella condotta che, ex art. 11 del Codice di Giustizia Sportiva, era da considerarsi, direttamente o indirettamente, di "origine territoriale".

Inoltre viene specificata nell'art. 12 (Prevenzione di fatti violenti) "l'offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale" come causa di responsabilità oggettiva delle società, ricalcando così le normative Uefa.

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