"Mi sembra che già dagli Europei di Berlino si era visto che ci sarebbe stata qualche valutazione che credo si sia svolta in maniera serena. Federica è un'atleta dalla grande personalità, una purosangue. Evidentemente era venuto meno il feeling tecnico". Così il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, commenta a margine della Giunta Nazionale del Coni la decisione di Federica Pellegrini di separarsi dal tecnico francese Philippe Lucas per essere seguita dal giovane Matteo Giunta, già membro dello staff di Lucas e suo 'punto di riferimento' al centro federale di Verona".
"Se Giunta ha l'esperienza necessaria? Ritengo che la Pellegrini pur essendo ancora giovane sia un'atleta che, salendo sul podio da quando aveva 16 anni, ha acquisito grande esperienza -aggiunge Barelli-. L'anno scorso si è trovata bene con Giunta ed ha deciso così. La cosa importante da rilevare è che lei è serena e determinata. Come Fin, dal canto nostro, se ci fossero richiesto di confronto noi siamo a disposizione". Barelli spiega infine quali sono le motivazioni tecniche che hanno fatto propendere la Pellegrini per l'addio all'allenatore francese. "Evidentemente -conclude- oggi Federica vuole misurarsi su distanze più corte (solamente i 200 stile libero e non i 400, ndr). e ritiene di fare allenamenti diversi rispetto a quelli effettuati con Lucas e comunque anche l'anno scorso lui è stato sempre in Francia con allenamenti in video conferenza. Quanto accaduto credo sia la conseguenza di quanto successo a Berlino".
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