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Hamilton trionfa a Singapore, la sua Mercedes balza in testa al mondiale

21 settembre 2014 | 16.06
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Il britannico precede le due Red Bull di Vettel e Ricciardo. Quarto Alonso

Hamilton trionfa a Singapore, la sua Mercedes balza in testa al mondiale

Lewis Hamilton trionfa a Singapore e vola in vetta al Mondiale. Nico Rosberg va k.o. e dice addio al primato iridato. La gara notturna sul tracciato di Marina Bay segna una svolta nel campionato tutto targato Mercedes.

Il pilota inglese, al settimo successo stagionale e al 29° della carriera, vola a 241 punti e ora guarda tutti dall'alto. Rosberg, costretto al ritiro in una domenica tutta nera, rimane inchiodato a 238. Le lunghezze di distacco sono solo 3, ma il tedesco adesso si ritrova a interpretare lo scomodo ruolo di inseguitore a 5 gare dalla fine della contesa. Il ribaltone iridato fa passare in secondo piano il weekend senza podio per la Ferrari.

Fernando Alonso chiude al quarto posto alle spalle delle Red Bull di Sebastian Vettel e di Daniel Ricciardo. Kimi Raikkonen, con l'altra rossa, è ottavo dietro alla Williams di Felipe Massa, alla Toro Rosso di Jean Eric Vergne e alla Force India di Sergio Perez in una serata che offre il primo e determinante colpo di scena a motori ancora spenti.

Rosberg deve sostituire il volante a pochi minuti dal semaforo verde e non riesce ad avviare la sua monoposto per il giro di formazione. Il tedesco scatta dalla pit lane, per la gioia di Hamilton che si gode la pole position in splendida solitudine. L'inglese amministra i primi metri senza problemi, mentre alle sue spalle Vettel tiene a bada la rossa di Alonso, che taglia la prima curva e poi cede la posizione al tedesco.

Il campione del mondo è l'unico in grado di tenere il passo del capofila, che guida con relativa tranquillità. Rosberg, in coda al gruppo, cerca di domare la sua Mercedes quasi inguidabile: il cambio funziona solo in parte, la Freccia d'argento resta in pista ma gira con tempi altissimi.

Al vertice, la prima tornata di pit stop non modifica le gerarchie tra il 13° e il 15° passaggio, che rischia comunque di diventare decisivo nella corsa al titolo. Rosberg rientra ai box e prova a sostituire nuovamente il volante: tutto inutile, la sua Mercedes non si muove e arriva il ritiro. Vola, invece, la macchina di Hamilton che aumenta a 7'' abbondanti il vantaggio su Vettel e prosegue la sua marcia solitaria.

A interrompere la monotonia provvede la seconda sequenza di pit-stop, che regala la piazza d'onore alla Ferrari con targa spagnola. A metà gara, tutto viene azzerato: Perez perde l'ala anteriore dopo una collisione, entra la safety car e il gruppo si ricompatta fino al 37° passaggio.

Quando si torna a fare sul serio, Hamilton ricomincia a spingere e prende rapidamente il largo: l'obiettivo è scavare un gap sufficiente per gestire l'ultimo cambio gomme.

Missione fallita: l'inglese si ferma al 53° giro e torna in pista alle spalle di Vettel. Il campione del mondo, al comando per la prima volta in tutto il 2014, può godersi la posizione privilegiata solo per un paio di minuti: la Mercedes attacca subito e di forza si riprende il primato che vale doppio. Tra due settimane, in Giappone, Hamilton si presenta come leader del Mondiale.

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