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Calcio: Panico, con Olanda è dura ma Verona ci può spingere verso sogno Mondiale

24 novembre 2014 | 15.18
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"L'Olanda è un avversario difficile. La squadra che abbiamo visto all'andata ha una forza fisica devastante ed ha giocatrici forti nell'uno contro uno. Nella gara di ritorno dobbiamo fare di più rispetto all'andata, dove abbiamo espresso qualcosa di meglio in fase di non possesso palla, ma abbiamo costruito poco. A Verona sono convinta che troveremo una cornice di pubblico importante, perché è una partita decisiva per l'accesso ai Mondiali, e anche se l'1-1 può apparire come un risultato a favore nostro, dobbiamo fare molto meglio per conquistare un posto al Mondiale. Questa è l'occasione giusta per far sì che venga tanta gente, Verona ha sempre risposto bene". Il capitano della nazionale italiana di calcio femminile, Patrizia Panico, è pronta alla sfida di ritorno contro l'Olanda per staccare il pass d'accesso ai Mondiali, consapevole che sarà difficile e per questo chiede il supporto del pubblico di Verona dove si giocherà giovedì alle 20,30 la sfida.

"Mister Cabrini ci ha già parlato e condivido quello che ci ha detto. La partita di ritorno è più complicata della gara di andata, le avversarie saranno più agguerrite e se giocheremo come l'andata non passeremo il turno -spiega la Panico all'Adnkronos-. Il ct ha sottolineato che fisicamente sono più forti e ci ha anche fornito la 'soluzione' per affrontarle: se non ci arrivi con la forza o con la tattica, lo devi fare con la testa e con le unghie".

Il ct dell'Italdonne Antonio Cabrini è diventato il coordinatore tecnico di tutte le nazionali femminili, un ruolo alla Antonio Conte con la nazionale maschile. "E' un passo importante per la crescita del movimento. Sia nelle parole di Uva che di Tavecchio vedo segnali di una apertura importante. La Figc ha voglia di far crescere il calcio femminile", aggiunge la Panico.

Il capitano azzurro, alla base di una difficoltà di affermazione del calcio femminile in Italia, vede un "motivo culturale". "La donna in Italia, in qualsiasi ambiente, dallo sport alla politica alle aziende, fatica sempre il triplo, mentre nei paesi nordici la donna emerge con più facilità. In Islanda ad esempio il primo ministro è una donna".

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