"Ho preso un impegno con persone che mi hanno cercato in maniera entusiasta e con i tifosi italiani. Un impegno talmente grande che escludo a priori questa evenienza". Il ct ha poi ipotizzato uno stage azzurro il 9, 10 e 11 febbraio e chiesto di anticipare l'inizio del prossimo campionato
"Dimissioni? Ho preso un impegno con persone che mi hanno cercato in maniera entusiasta e con i tifosi italiani. Un impegno talmente grande che escludo a priori questa evenienza". Così risponde il ct azzurro Antonio Conte circa le voci circolate dopo lo sfogo al termine dell'amichevole conto l'Albania a Genova, sullo stato del calcio italiano. "Ho letto illazioni in questo senso, ma -ribadisce il ct- ho preso un impegno che mi responsabilizza molto. Voci e quote fanno parte non tanto del calcio, ma di quello che lo circonda".
Il ct azzurro ha poi parlato della possibilità degli stage azzurri. Uno si potrebbe svolgere nei giorni del 9, 10 e 11 febbraio, ed ha chiesto l'anticipo dell'inizio del campionato del prossimo anno. Questi i due punti fondamentali posti suo tavolo delle discussioni da Antonio Conte nella riunione che si è tenuta questa mattina con gli allenatori dei club di serie A, nella sede della lega Calcio di via Rosellini, a Milano. "Parlare di qualche stage -spiega- è troppo. Sicuramente sarebbe auspicabile vedere i giocatori il 9, 10 e 11 febbraio, ma queste date saranno vagliate da chi deve decidere". Conte chiede uno sforzo da parte di tutti: "Mi auguro -dice- che la mia richiesta possa essere accordata, perché esiste anche l'eventualità che possa essere negata".
Poi, circa programmi e progetti futuri, spiega di aver "prospettato agli allenatori la possibilità, per quando finirà il campionato, il 30 maggio, di convocare i giocatori in vista della partita con la Croazia, che sarà il 12 giugno". E per l'anno prossimo, "penso sarebbe indispensabile iniziare prima il campionato, specie in vista della qualificazione agli Europei".
