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Calcio: esordio Palestina in Coppa d'Asia, sogno è impresa con Giappone

11 gennaio 2015 | 13.08
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Domani la prima della nazionale del ct Al Hassan contro i detentori del titolo. Il portiere e capitano Saleh: "Molti pensano che saremo turisti in questa competizione, ma noi vogliamo rendere orgoglioso il nostro paese"

La bandiera della Palestina sventola alla coppa d'Asia. (INFOPHOTO) - INFOPHOTO
La bandiera della Palestina sventola alla coppa d'Asia. (INFOPHOTO) - INFOPHOTO

La prima volta in coppa d'Asia contro i campioni del Giappone. La Palestina corona un sogno ma non si accontenta di partecipare. La nazionale guidata dal ct Ahmed Al Hassan ha conquistato la qualificazione al torneo vincendo l'Asian Challenge Cup. E ora, sogna un'altra impresa nel match di domani a Newcastle in Australia contro i Samurai Blue, detentori del titolo, nella prima giornata del Gruppo D.

"In tanti dicono che la Palestina sarà come un turista in questa competizione", ha ammesso il portiere Ramzi Saleh in conferenza stampa. "Noi però vogliamo rendere orgoglioso il nostro paese e dimostrare al mondo i passi avanti che sono stati fatti dal calcio palestinese. Vorremmo passare il primo turno -ha aggiunto l'estremo difensore-. La coppa d'Asia per noi è una bella esperienza. Siamo pronti e vogliamo giocare un buon calcio. Non sono qui solo me stesso ma anche per 22 milioni di palestinesi. Vogliamo conquistarci il rispetto sul campo".

Il 34enne Saleh, che milita nel club egiziano Smouha, è il capitano e il senatore del gruppo oltre che un punto di riferimento per i giocatori più giovani: "Sono onorato di essere visto come uno dei cinque migliori portieri del torneo", ha evidenziato il portiere, che vanta 107 presenze con la maglia della Palestina. "Userò la mia esperienza per aiutare i giocatori giovani. Cercherò di realizzare qualcosa di speciale prima della fine della mia carriera".

Per la Palestina, essere in Australia è già una vittoria. "Tutti i nostri giocatori devono fare i conti con delle difficoltà", ha spiegato il tecnico Al Hassan. "E' stato molto difficile avere qui tutti, considerato che per alcuni di loro è stato necessario ottenere il permesso di viaggio. Molti giocatori erano fuori dalla Palestina senza la possibilità di entrare nel paese. Abbiamo dovuto radunarli fuori dai nostri confini, non è bello ma dobbiamo lottare per stare insieme e giocare", ha fatto notare il ct.

Per la 'cenerentola' del gruppo D non sarà facile arginare il Giappone, che arriva all'appuntamento con grandi motivazioni. I 'Samurai Blue' hanno vinto il torneo per ben quattro volte e sono i favoriti anche in questa edizione. "Siamo i campioni e vogliamo vincere. Rispettiamo le altre squadre, ma siamo qui per difendere il nostro titolo. Lo spirito della squadra è molto alto in questo momento", ha spiegato il ct della nazionale nipponica, Javier Aguirre, che non sottovaluta l'ostacolo Palestina. "E' la prima volta in coppa d'Asia per i campioni della Asian Challenge Cup e li rispettiamo. Hanno fame di successo e sono veloci in contropiede", ha avvertito Aguirre.

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