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Ucraina, generale Battisti: "Controffensiva Kiev da manuale, ma è presto per parlare di svolta"

12 settembre 2022 | 15.27
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"Ucraini hanno fatto un grande salto di qualità grazie, verosimilmente, all'aiuto di consiglieri occidentali"

Ucraina, generale Battisti:

"Noi eravamo abituati a vedere gli ucraini che sapevano difendersi bene, ma ciò che stupisce è come siano stati capaci di condurre questa operazione da manuale: hanno fatto un grande salto di qualità grazie, verosimilmente, all'aiuto di consiglieri occidentali. Questi sono i primi grandi frutti positivi di questo supporto". A parlare all'Adnkronos è il generale Giorgio Battisti, primo comandante del contingente italiano della missione Isaf in Afghanistan e membro del Comitato Atlantico Italiano, commentando la controffensiva ucraina nell'Est dell'Ucraina.

"Ogni operazione militare - sottolinea il generale Battisti - può essere valutata attraverso quattro parametri: l'intelligence, il terreno, le forze e i tempi. Se osserviamo la controffensiva ucraina secondo questi parametri possiamo vedere che, ancora una volta, i russi hanno evidenziato un'intelligence fallimentare perché non sono stati capaci di percepire che gli ucraini stavano concentrando forze sul fronte nord, a cavallo di Kharkiv, per attaccare. L'errore che hanno commesso è quello di non capire che gli ucraini non si sarebbero mai arresi senza combattere. L'esercito ucraino ha inoltre messo in campo una delle componenti della dottrina sovietica, la 'Maskirovka', ovvero l'inganno militare: aveva annunciato da diverso tempo che avrebbe attaccato a Sud dove poi ha effettivamente attaccato ma senza esercitare lo 'sforzo principale'. Ha applicato cioè la 'Disinformatia', una manipolazione e diffusione delle informazioni per ingannare l'avversario".

"Per quanto riguarda il terreno - aggiunge il generale Battisti - hanno colpito a nord, nell'area di Kharviv, una zona che tutto l'anno è paludosa - quindi impraticabile - tranne che nel periodo estivo. Circa la forze, gli ucraini hanno colto di sorpresa i russi: la prima linea che Kiev ha colpito era composta prevalentemente dalla Guardia Nazionale Russa, la Rosvguardia, non completamente addestrata per operazioni militari. Inoltre, non si può attaccare un Paese così vasto come l'Ucraina su un fronte di oltre 1000 Km schierando non più di 150.000 uomini: è chiaro che con uno schieramento simile non si riesce a tenere bene le posizioni. Infine, i tempi: l'Ucraina prima ha avviato questa 'finta' grande offensiva a sud di Kherson per poi attaccare a Est: è stata una grande manovra militare da manuale e un'operazione da guerra lampo". "Aspetterei a parlare di svolta: bisogna attendere qualche giorno per capire quello che succederà. Bisognerà vedere se gli ucraini riusciranno a mantenere questo slancio offensivo che dipende anche dal loro supporto logistico. I russi, d'altronde, davanti questa controffensiva ucraina, non staranno con le mani in mano: hanno già attaccato a nord di Kharkiv per creare qualche diversivo e distogliere l'attenzione di Kiev sul fronte est. Putin non ha voluto dichiarare finora la mobilitazione generale: ha aperto il conflitto con Kiev con le forze che aveva e con qualche decina di battaglione con scarsa preparazione militare. Credo che Putin mantenga in riserva soprattutto l'aeronautica e le forze missilistiche più moderne in caso di un confronto - che speriamo non avvenga mai - con la Nato", conclude il generale Battisti. (di Marcello Mamini)

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