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Comunicato stampa

Un nuovo studio pubblicato da Lancet Neurology dimostra l'efficacia del pitolisant (Wakix®) sulla cataplessia in pazienti affetti da narcolessia

25 gennaio 2017 | 10.02
LETTURA: 6 minuti

PARIGI, January 25, 2017 /PRNewswire/ --

Lancet Neurology ha pubblicato oggi uno studio controllato di Fase III nel quale si dimostra che il pitolisant (Wakix®) ha ridotto in maniera statisticamente significativa la frequenza degli attacchi di cataplessia in pazienti affetti da narcolessia con cataplessia anche in forma grave.

     (Logo: http://mma.prnewswire.com/media/457404/Bioprojet_Logo.jpg )

La narcolessia è una malattia rara disabilitante i cui sintomi principali sono l'eccessiva sonnolenza diurna e la cataplessia. Questa consiste in un'improvvisa perdita di tono muscolare scatenata da vari fattori, ma soprattutto dalle emozioni. Finora, per la cura di questa malattia si sono usati farmaci ad effetto psicostimolante, ma non sempre le soluzioni disponibili risultano sicure ed efficaci nel prevenire la cataplessia.

Il pitolisant, primo farmaco in grado di promuovere l'attività delle vie istaminergiche nel sistema nervoso centrale, ha già dimostrato in altre ricerche la sua efficacia nel ridurre l'eccessiva sonnolenza diurna. Nello studio appena pubblicato da Lancet Neurology pitolisant, somministrato una volta al giorno per due mesi in soggetti con una forma severa di narcolessia con cataplessia, ha diminuito significativamente anche la frequenza degli attacchi di cataplessia.

Gli attacchi di cataplessia si sono ridotti fino al 75% rispetto a prima di iniziare la cura e del 50% rispetto al placebo, somministrato al gruppo di confronto. Il miglioramento ottenuto con pitolisant ha riguardato anche i soggetti con forme gravi di cataplessia, nei quali si verificano, in media, 10 attacchi alla settimana. Inoltre, il numero di pazienti con più di 15 attacchi settimanali, alla fine del trattamento, nel gruppo del pitolisant, è stato 3 volte meno numeroso, rispetto a quello del gruppo placebo. Da notare che, su questo sintomo, psicostimolanti come le anfetamine o il modafinil non hanno effetti significativi.

Oltre alla cataplessia, anche l'eccessiva sonnolenza diurna è significativamente migliorata. Le variazioni di questo sintomo sono state valutate sia con il test soggettivo comunemente usato in ricerca e in clinica, la scala della sonnolenza di Epworth (Epworth Sleepiness Scale: ESS), sia con un esame strumentale, il test di mantenimento della veglia (Maintenance of Wakefulness Test: MWT). Quest'ultimo misura il tempo che i pazienti impiegano per addormentarsi in condizioni standardizzate). L'efficacia che il pitolisant ha dimostrato nel promuovere la veglia nello studio Harmony CTP, è in linea con le evidenze raccolte in ricerche precedenti.

Il trattamento con pitolisant ha migliorato anche gli altri sintomi della malattia, come le allucinazioni ipnagogiche, e il livello della qualità della vita valutata dai pazienti stessi.

La tollerabilità della terapia con pitolisant è risultata buona e non si è verificato nessunevento avversoserio. Gli effetti collaterali sono stati generalmente lievi, eccetto un episodio di nausea grave, e reversibili. Cefalea, nausea e ansia sono stati i più frequenti.

Da notare che, dopo la fine del trattamento con pitolisant non si sono presentati sintomi da astinenza e ciò è coerente con i dati preclinici e clinici che segnalavano che questa nuova classe di farmaci per la cura della narcolessia non espone al rischio di dipendenza.

I dati dello studio Harmony CTP, nell'insieme, suggeriscono che il pitolisant può essere un trattamento di prima linea della narcolessia, per la quale le opzioni terapeutiche efficaci e ben tollerate sono poche.

Informazioni sullo studio di Fase III HARMONY CTP  

HARMONY CTP è stato uno studio di Fase III multicentrico, prospettico, in doppio cieco, randomizzato e controllato con placebo. È stato eseguito in 16 centri di 8 Paesi. Complessivamente, sono stati inclusi 105 soggetti narcolettici che hanno ricevuto pitolisant (Wakix®) (n=54) o placebo (n=51).

Al basale, i pazienti arruolati presentavano un'elevata frequenza di attacchi di cataplessia (da 7 a 9 alla settimana), una forma grave di sonnolenza diurna (punteggio della ESS di circa 17), una marcata tendenza all'addormentamento durante il giorno misurata con esami specifici. Molti di essi (64%) mostravano altri sintomi della narcolessia, come le allucinazioni ipnagogiche, che si presentano nella fase dell'addormentamento.

Dopo una settimana di sospensione di altre terapie e due settimane di valutazione basale dei sintomi, ai pazienti è stato somministrato per un mese il pitolisant una volta al giorno per via orale, con titolazione del dosaggio in base alla risposta individuale, da 5 mg a 40 mg al giorno.

La variabile primaria  adottata per valutare l'efficacia della cura è stata la modificazione del numero medio settimanale di attacchi di cataplessia, annotati nei diari dei pazienti, confrontando quella rilevata nelle due settimane prima di iniziare la cura con quella delle quattro settimane in cui i pazienti hanno ricevuto il pitolisant a dosi stabili. L'analisi è stata eseguita sulla popolazione Intention To Treat (ITT).

La frequenza di attacchi settimanali di cataplessia con il pitolisant è diminuita da 9,15 a 2,27  e con placebo da 7,31 a 4,52. L'efficacia del pitolisant è risultata superiore in maniera statisticamente significativa (p<0,0001).

Informazioni sulla narcolessia  

La narcolessia è una malattia rara neurologica che in Europa colpisce una persona su 2500 ed è caratterizzata da una marcata sonnolenza diurna con compromissione della capacità di mantenere la veglia e l'attenzione e con crisi di sonno improvvise.

Inoltre, gran parte dei pazienti soffre di attacchi di cataplessia (improvvisa e temporanea perdita di tono muscolare che può condurre a pericolose cadute). Questo è il sintomo più specifico e disabilitante della malattia.

La forma più comune di narcolessia è causata dalla distruzione, spesso durante l'infanzia, di una popolazione di neuroni dell'ipotalamo, che secerne un peptide che favorisce la veglia, chiamata ipocretina o orexina. Questo tipo di neurotrasmettitore gioca un ruolo importante nel mantenimento dello stato di veglia durante il giorno, principalmente tramite l'attivazione dei neuroni istaminergici che, appunto, promuovono la veglia.

Nella narcolessia, l'assenza dei neuroni specifici, e quindi dell'ipocretina/oressina, è parzialmente compensata, nel sistema nervoso centrale, da un aumento del numero di neuroni istaminergici, ma ciò non è sufficiente a mantenere la veglia e a prevenire i pericolosi attacchi di cataplessia.

Finora, i trattamenti approvati in questa indicazione sono stati alcuni psicostimolanti, come anfetamine e modafinil, mirati a ridurre l'eccessiva sonnolenza diurna, e il sodio oxibato attivo soprattutto sulla cataplessia e, in parte, sulla sonnolenza diurna. Tali trattamenti agiscono sulle vie dopaminergiche e GABAergiche, comportando il rischio di inadeguata risposta o di effetti collaterali anche gravi. Per questo c'era attesa per farmaci più sicuri, efficaci e maneggevoli.

Informazioni su Wakix®  

Il Wakix® (nome commerciale del pitolisant) è il primo di una nuova classe di farmaci per la cura dei disturbi del ciclo sonno-veglia ed è stato sviluppato da Bioprojet, azienda farmaceutica europea fondata nel 1982. Si tratta di un agonista/antagonista inverso del recettore H3 dell'istamina, indicato negli adulti per il trattamento della narcolessia con e senza cataplessia.

Agendo sui recettori presinaptici H3 dell'istamina, Wakix® promuove il rilascio di istamina nel sistema nervoso centrale, aumentando veglia e attenzione nei soggetti narcolettici.

Potenziando l'attività dei neuroni istaminergici e il rilascio di istamina, Wakix® agisce anche, indirettamente, sugli altri sistemi di neurotrasmettitori, aumentando il rilascio di acetilcolina, norepinefrina e dopamina nel sistema nervoso centrale.

Il farmaco è disponibile sotto forma di compresse rivestite da 4,5 mg o 18 mg, che contengono, rispettivamente, 5 mg e 20 mg di idrocloruro di Wakix®.

Il 19 novembre 2015 il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP), dell'Agenzia Europea dei Farmaci (EMA) ha raccomandato l'autorizzazione all'immissione in commercio nell'UE di Wakix® per il trattamento di adulti con narcolessia con o senza cataplessia e il 28 giugno 2016 il farmaco ha ottenuto l'autorizzazione all'immissione in commercio in Italia da parte dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Da ottobre 2016 il Wakix® è disponibile per l'impiego clinico in Italia.

Inoltre Wakix® ha ricevuto, il 10 luglio 2007, dal Comitato per i Prodotti Medicinali Orfani (COMP), la designazione di farmaco orfano, che è stata confermata il 18 febbraio 2016.

La pubblicazione su Lancet dei risultati dello studio Harmony CTP è reperibile su link…

http://www.thelancet.com/journals/laneur/article/PIIS1474-4422(16)30333-7/fulltext

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