Franceschini apre il suo saluto, pubblicato sul sito del Mibact, ribadendo orgoglio per l'approdo ai Beni Culturali e volonta di declinarli, insieme al turismo, guardando alla crscita economica: "Sin dal primo istante in cui ho varcato la soglia del Collegio Romano ho percepito -scrive- la grande responsabilità assunta con il giuramento prestato al Presidente della Repubblica. Il patrimonio materiale e immateriale della nazione, frutto delle numerose civiltà che nel corso dei millenni sono fiorite e si sono sviluppate sul nostro territorio, è al tempo stesso il fondamento del nostro essere italiani e una grande opportunità per la crescita economica, civile e democratica del Paese".
"Voi tutti custodite un bene che la Repubblica tutela e promuove in forza dell'articolo 9 della Costituzione proprio grazie alle grandi professionalità del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Sono consapevole di quanto voi tecnici, architetti, ingegneri, storici dell'arte, restauratori, archeologi, bibliotecari, archivisti, funzionari scientifici e amministrativi, personale di assistenza e vigilanza nei luoghi della cultura adempite al vostro lavoro con passione, dedizione e competenza, insieme -sottolinea Franceschini- a tutti i dirigenti del Ministero".
"Ho grande stima e considerazione del vostro operato e sono pronto -si impegna il ministro- a prestare ascolto alle istanze e alle esigenze che provengono dal territorio, a battermi per risolvere i piccoli e grandi problemi che possono essere d'ostacolo nel vostro lavoro, a pensare insieme a voi alle iniziative utili a rendere sempre più autenticamente partecipi i cittadini del nostro splendido patrimonio". (segue)