Lo scrittore e giornalista libanese Ounsi El Hage, pioniere della poesia araba in prosa, e' morto a Beirut all'eta' di 77 anni in seguito ad un tumore. Nel 1960 pubblico' ''Lan'', primo libro arabo di poesie in prosa. Tra le sue raccolte di poesie successive figurano ''La testa mozzata'' (1963), 'Il passato dei giorni che verra''' (1965), ''Che cosa hai fatto con l'oro che cosa hai fatto con la rosa'' (1970), ''La messaggera con i capelli lunghi fino alle fonti'' (1975), ''Il banchetto'' (1994). Ha pubblicato anche libri di saggi e di meditazioni filosofiche e aforismi. Conosciuto nel mondo occidentale come Ounsi El Hage (il vero nome era Ounsi el-Hajj), selezioni delle sue poesie sono state tradotte in francese, inglese, tedesco, italiano, spagnolo, portoghese, finlandese e armeno. Ounsi El Hage e' stato anche e soprattutto una grande firma del giornalismo culturale arabo, esordendo sul quotidiano ''Al Hayat'' nel 1956. Nel 1964 fondo' ''Al Mulhaq'', il supplemento settimanale culturale del quotidiano ''An Nahar'', che diresse per un decennio. Nel 1957 fondo' con Youssef Al Khal e Adonis alla fondazione della rivista di poesia "Shir". Ha tradotto in arabo opere di William Shakespeare, Eugene Ionesco, Abert Camus e Bertolt Brecht. Un'antologia della sua poesia, ''Eternita' volante'' fu pubblicata in francese dalla casa editrice Actes Sud nel 1997, e un'altra antologia con il titolo "L'amore e la volpe, l'amore e gli altri" e' apparsa in edizione bilingue in tedesco e arabo a Berlino nel 1998.