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‘Satricum’, scavi e reperti archeologici di quasi un millennio in mostra

05 giugno 2014 | 16.26
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Presso la Vecchia Fonderia di Le Ferriere (Latina), dal prossimo 11 giugno, e fino all’11 gennaio 2015, sarà possibile vedere tutti i reperti più importanti rinvenuti in 10 anni di scavi nei terreni dell’azienda Casale del Giglio (Foto)

Il tempio dedicato alla dea dell’Aurora Mater Matuta
Il tempio dedicato alla dea dell’Aurora Mater Matuta

Dieci anni di ricerche e scavi (2003–2013) per portare alla luce la ‘Via Sacra’ (risalente alla fine del VI sec. a.C.), accesso dell’antica città di Satricum verso il mare, dove sull’Acropoli si trovava il tempio dedicato alla dea dell’Aurora Mater Matuta. E grandi edifici adiacenti, tombe attribuibili alla storica popolazione dei Volsci e, addirittura, una tomba dal sorprendente ricco corredo appartenuta a una bambina di origine latina databile al VII sec. a. C..

Dal prossimo 11 giugno, e fino all’11 gennaio 2015, sarà possibile vedere tutti i reperti più importanti rinvenuti nella mostra ‘Satricum’ presso la Vecchia Fonderia di Le Ferriere (Latina, via Nettunense 101).

I resti della Via Sacra si trovano sotto i vigneti di Casale del Giglio, che ha sostenuto in tutti questi anni gli scavi dando, quindi, un rilevante contributo al recupero di parti della città preromana ritenuta perduta. Il ‘Progetto archeologico di Satricum’, iniziato da oltre trentacinque anni, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni archeologici del Lazio, con i Comuni di Aprilia, Latina e Nettuno e con l’Università di Amsterdam sotto la direzione della professoressa Marijke Gnade, ha portato alla luce importanti testimonianze dell’epoca.

Tra i pezzi ritrovati c’è anche un calice in ceramica usato per il vino risalente al V secolo a.C., che fa pensare a una cultura enoica legata a queste terre fin dai tempi più antichi.

I visitatori della mostra potranno ammirare un’ampia panoramica dei diversi aspetti dell’insediamento, dagli albori del IX secolo a.C. all’età romana, coprendo un periodo di quasi un millennio. In mostra circa 750 reperti, fra cui molti ‘inediti’ provenienti dai recenti scavi della città e mai esposti prima d’ora.

Altri oggetti provengono anche dal laghetto di Monsignore (località Campoverde) non lontano dall’antica Satricum.

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