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Scoperto nuovo complesso archeologico a Roma, a Tor Vergata un impianto termale del I secolo d.C.

07 giugno 2014 | 16.28
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Le indagini, iniziate a giugno 2013, hanno individuato nove ambienti e molti frammenti ceramici e architettonici (FOTO). Trovata anche un’ampia cisterna sotterranea a bracci. Il cantiere nasce da una convenzione tra Soprintendenza ai Beni Archeologici e l’Università di Tor Vergata

Scoperto nuovo complesso archeologico a Roma, a Tor Vergata un impianto termale del I secolo d.C.

Un nuovo complesso termale con stucchi dipinti e affreschi figurati. Scoperto nell’area di Tor Vergata a Roma un complesso residenziale risalente al I secolo dopo Cristo con un impianto termale di almeno 500 metri quadrati (FOTO). La scoperta è frutto di un’indagine preventiva condotta dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e iniziata nel giugno 2013.

“I nove ambienti che sono stati delimitati - spiega Roberto Cereghino, direttore scientifico dello scavo - restituiscono un ricco apparato decorativo, con centinaia di frammenti provenienti da pavimentazioni musive e da stucchi dipinti e affreschi figurati. Tracce della decorazione pittorica si conservano anche sull’alzato a testimonianza di vani adornati dal celeste, dal blu, dal verde acqua, dal giallo, dal rosso e dal nero”.

Ambienti termali - I primi due ambienti indagati sono caratterizzati da piccoli pilastri a base quadrata, le suspensurae, e da un sistema di coibentazione delle pareti mediante tegulae mammatae. Elementi caratteristici degli ambienti destinati a essere riscaldati, costruiti con materiali adatti a diffondere il calore e a limitare la dispersione termica. Più che certa, dunque, la funzione termale del complesso, alimentato da una o più diramazioni di un’ampia cisterna sotterranea a bracci, effettivamente rinvenuta a breve distanza, sotto via Galvano della Volpe.

Sei settimane di scavi - La campagna di scavo proseguirà quest’anno per 6 settimane con gli studenti dell’Università di Roma Tor Vergata. Sono 37 gli allievi, tra laureati e iscritti ai corsi di laurea triennale e specialistica in Beni Culturali e Archeologia, che si sono avvicendati in cantiere dal 12 maggio: individuata in poche settimane una migliore definizione planimetrica degli ambienti e acquisiti frammenti ceramici e architettonici utili per l’inquadramento cronologico del complesso termale, il cui apice si colloca entro la prima metà del I sec. d.C..

Il cantiere didattico è il frutto di una convenzione per attività di scavo archeologico, conservazione, studio, ricerca e valorizzazione, tra la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e il Dipartimento di Scienze Storiche, Filosofico-Sociali, dei Beni Culturali e del Territorio dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

La convenzione è parte di un progetto che, insieme alle attività di scavo, prevede l’avvio di laboratori didattici e di seminari incentrati su studio, rilievo e restauro dei manufatti archeologici, strutture e materiali, portati alla luce.

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